«Genitori sposati offrono più stabilità ai figli»: parola di un giudice dell’Alta Corte inglese

fede_nuziale 200I figli hanno diritto a una famiglia stabile. Quindi, se si desiderano dei figli, prima di metterli al mondo bambini, occorre sposarsi. Proprio per il loro bene. A dirlo è Sir Paul Coleridge, giudice dell’alta corte inglese, che sottolinea come per i ‘cuccioli di casa’ sia meno rischioso avere due genitori sposati piuttosto che conviventi. Perché il matrimonio è di per sé un fattore che frena le spinte all’allontanamento dei genitori. Che spesso, senza vincoli, si separano prima.

Le affermazioni del giudice inglese hanno scatenato un vespaio di polemiche tra i sudditi di Sua Maestà, Elisabetta II. Ma Sir Coleridge si è limitato a puntualizzare che la sua non è una questione di moralità, ma è solo un modo per difendere i bambini dal ritrovarsi in famiglie non unite.  Il commento di Sir Paul è arrivato dopo la pubblicazione di una ricerca del suo «think tank», la Marriage Foundation, secondo cui i figli di genitori non sposati hanno il doppio di possibilità di vedere la dissoluzione delle loro famiglie rispetto a quelli con genitori sposati. Ma sembra una raccomandazione destinata a cadere nel nulla. La realtà sociale britannica vede ormai sempre più coppie abbandonare la via formale dell’abito bianco. Infatti, secondo le previsioni, entro il 2016 più della metà dei bambini nasceranno al di fuori del matrimonio.

In Italia la situazione è meno estrema, ma si muove sullo stesso solco. Nel nostro Paese il rito delle nozze regge (oltre 200 mila matrimoni). Ma ogni anno se ne registra qualche migliaia in meno. Le separazioni e i divorzi invece sono stabili (circa 88 mila all’anno), mentre le convivenze sono in continua crescita e durano mediamente tre anni prima che si trasformino in un matrimonio. Attualmente si stimano circa 800 mila coppie di fatto. Che hanno fatto anche figli senza sposarsi. Secondo l’Istat l’incidenza dei bambini nati al di fuori del matrimonio è attualmente intorno al 15 per cento, cioè quasi 80mila nati all’anno, il doppio rispetto a 10 anni fa. Ma accanto alla crescita delle convivenze sale anche il livello di litigiosità che porta la coppia di fatto in tribunale per risparmi, casa, educazione figli. Purtroppo sono le stesse motivazioni che fanno fallire sempre più spesso anche i matrimoni.

Fonte: Il giornale