Genova. Alunni a scuola in ginocchio. Mancano i nuovi banchi: è subito polemica

Il presidente della Regione: “Inaccettabile”. Il preside spiega: “Domani pomeriggio arriveranno”

“Cara Azzolina, questi sono gli alunni di una classe genovese che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici. I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo. Lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla Direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia”. Queste parole sono state scritte sul proprio profilo Facebook dal presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, apposte a corredo di una fotografia piuttosto eloquente: gli alunni di una scuola elementare di Genova costretti a scrivere in ginocchio, sul pavimento, a causa dell’assenza dei nuovi banchi “anti-Covid”.

Quella arrivata dalla Liguria è, forse, dell’immagine più dura di un primo giorno di scuola, dopo una sospensione delle attività in aula che durava dal mese di marzo, caratterizzato da varie problematiche. E, inevitabilmente, ha provocato un vespaio di polemiche. Tanto che Toti, dopo il post, ha provveduto a scrivere una lettera al direttore generale dell’Ufficio scolastico della Liguria, Ettore Acerra, chiedendo spiegazioni sulle “gravi criticità riguardanti la mancata consegna di banchi che ha costretto le scuole a fare lezioni sulle sedie. “Chiediamo – ha scritto ancora Toti – di conoscere quali sono le tempistiche di consegna che sono state assicurate alle scuole dal commissario straordinario per l’emergenza. Chiediamo di individuare una soluzione adeguata a fronteggiare la situazione ritenuta inaccettabile e non conforme alle disposizioni adottate per assicurare un regolare avvio dell’anno scolastico”

Scuola e alunni in ginocchio. La risposta del dirigente scolastico

Tali prese di posizione hanno generato una replica da parte del dirigente dell’istituto scolastico in questione, Renzo Ronconi. Il quale, a sua volta, ha spiegato scrivendo direttamente sul sito della scuola che questa “ha svolto un grande lavoro nei mesi estivi per organizzare la riapertura. Come molte altre scuole, ha affrontato le difficoltà di questi ultimi giorni con spirito costruttivo e collaborativo: tra queste difficoltà, i ritardi nella consegna degli arredi. I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi. La foto ritrae bambini che, durante un’attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà: un’ingenuità, da parte dell’insegnante, farla girare, ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini, in una giornata nella quale avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità. Nel mio Istituto ho trovato docenti preparati e motivati, che difendo, e bambini sorridenti e felici di tornare a scuola. Questa è l’immagine che porto nel cuore da questo primo giorno e che desidero rimanga a famiglie ed insegnanti”.