Germania, i bambini lasciati nella “ruota” sono quasi 300

Ma una riforma di legge vuole frenarne l’impiego

Laura Lucchini

9 luglio 2012

BERLINO – Mentre l’Italia rimane commossa attorno al caso di Mario Mangiagalli, il neonato abbandonato nella “ruota” di Milano con biberon e vestitini, a Berlino la questione della nascita anonima diventa un dibattito politico. In Italia, abbandonare un neonato in condizioni di sicurezza non è reato. In Germania invece non è legale. Ora il governo tedesco propone una legge che rispetti tanto il diritto al parto anonimo delle madri, quanto quello fondamentale dei figli a conoscere le proprie origini. Ma il compromesso sembra impossibile.

Secondo informazioni anticipate la scorsa settimana dal quotidiano Rheinische Post, La bozza prevede infatti che i dati personali delle madri che non vogliono trasmettere la propria identità potranno in futuro rimanere segreti però solo durante 16 anni. Dopodiché i figli avranno il diritto di richiedere di conoscere le proprie radici.

Secondo Schröder l’iniziativa renderà superflue le Babyklappe, il termine con il governo di Berlino studia ora una proposta di legge che è appunto stata ribattezzata come “nascita confidenziale”. Il progetto elaborato dalla ministra della Famiglia Kristina Schröder (CDU) ha subito scatenato un enorme polverone. cui in Germania ci si riferisce agli sportelli come quello della Mangiagalli a Milano. «Lo scopo è che in futuro le madri usino ‘la nascita confidenziale’ invece delle culle termiche», ha assicurato Schröder. Con il segreto riguardo all’identità della madre fino ai 16 anni è stata trovata, secondo la ministra, «una regola equilibrata» che rispetta allo stesso tempo la volontà di anonimato delle madri e il diritto dei figli di conoscere la propria provenienza.

In Germania l’abbandono dei bambini nelle “ruote” è più comune che nel nostro Paese. La prima Babyklappe fu istituita in Germania l’8 Aprile del 2000 ad Amburgo.

La proposta tedesca è diversa dalla legge italiana per cui l’abbandono di un neonato non è più reato se chi abbandona si attiva per garantirne l’incolumità. È cioè legale partorire in ospedale in assoluto anonimato.

La proposta tedesca, di un anonimato a metà, cioè solo fino a 16 anni dopo il parto, ha suscitato fino ad ora un dibattito acceso e due grandi critiche. Una delle principali obiezioni riguarda il fatto che la legge non affronta il problema fino in fondo: la proposta infatti prevede che le “ruote” siano in futuro superflue ma non le proibisce per legge, permettendo che sopravvivano nell’illegalità, senza fare chiarezza sulla questione giuridica.