Ghana. Con Ai.Bi. un progetto per far ritornare i bambini abbandonati nelle loro famiglie

Coinvolti 31 bambini con i loro nuclei famigliari. L’emarginazione sociale una piaga da combattere. Con il Sostegno a Distanza

In Ghana, i minori sotto i 14 anni rappresentano il 38% della popolazione; la povertà infantile è in calo, tuttavia restano molto elevati i tassi di mortalità infantile, poiché la malnutrizione dei bambini è ancora una problematica irrisolta. Il numero di orfani stimato da UNICEF nel 2014 ammonta a 950.000; nel 2013 gli istituti presenti sul territorio erano 114, in gran parte illegali. Secondo i dati del Better Care Network del 2013, le strutture ospitano circa 4mila minori, i quali, nella gran parte dei casi, sono stati separati dal nucleo familiare o affidati agli istituti nella speranza di garantire loro cure, cibo e istruzione. La povertà, i bassi livelli di istruzione e l’emarginazione sociale delle famiglie rappresentano le principali cause di abbandono minorile.

Proprio in Ghana Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione nata da un movimento di famiglie adottive e affidatare, dal 2011 lavora nel paese per contrastare l’abbandono minorile, promuovendo il reinserimento famigliare e l’accoglienza, migliorando così la vita dei bambini ospiti negli istituti.

In collaborazione con Orphan Aid Africa Onlus è recentemente nato il progetto “Family Support Services”, realizzato con il contributo del partner locale nelle aree di Tsito e Sogokope. Il programma, che coinvolge in totale 31 bambini e i loro genitori, è strutturato su più livelli: la protezione dei bambini, il contrasto alla povertà e all’emarginazione delle famiglie, quest’ultima principale causa di abbandono.

Le linee d’azione prevedono: un supporto delle famiglie povere e a rischio di disgregazione che, sulla base delle esigenze individuali di ciascuna famiglia, può comprendere l’assistenza sanitaria, psicologica e nutrizionale, incluso il supporto finanziario ed il finanziamento della scolarizzazione minorile; la promozione del diritto dei bambini ad una famiglia attraverso il sostegno al reinserimento familiare o in alternativa all’affido. Ai nuclei familiari viene garantito un sostegno psico-sociale personalizzato per il rafforzamento delle competenze genitoriali e l’accompagnamento verso l’autonomia e l’inclusione sociale, con un’enfasi particolare sull’empowerment femminile; il sostegno scolastico dei bambini in istituto, per garantire la crescita individuale dei beneficiari, i quali acquisiranno competenze professionali e una consapevolezza tale da consentire loro di inserirsi nella società di riferimento; attività di sensibilizzazione rivolte alla comunità (eventi, dibattiti aperti) allo scopo di promuovere l’accoglienza di tipo familiare e l’adozione per i bambini istituzionalizzati che non hanno la possibilità di essere reintegrati stabilmente nel nucleo d’origine.

Sono attività che Ai.Bi. può portare avanti soprattutto grazie al Sostegno a Distanza. Il tuo aiuto, pertanto, può essere fondamentale per garantire a questi bambini la speranza di un domani diverso.