famiglia, a Treviso 7 donne su 10 decidono di abortire se il figlio potrebbe essere disabile o down

Giornata per la vita 2019. I figli un bene prezioso per i genitori e sempre più raro per il Paese

Nella 41° giornata nazionale per la vita  (3 febbraio 2019), Maurizio Rizzolo in un articolo pubblicato da La Libertà “La famiglia tiene: ma è proprio così?” punta il dito sulle cause della denatalità e ricorda la realtà vitale, ampia e gioiosa delle famiglie adottive e affidatarie che donano una famiglia a chi non ce l’ha.

famiglia, a Treviso 7 donne su 10 decidono di abortire se il figlio potrebbe essere disabile o down
Una grave malattia ha colpito l’Italia e si chiama denatalità.

Le famiglie italiane sono scoraggiate da un sistema fiscale miope che, unito all’insufficienza di politiche di conciliazione famiglia-lavoro, impedisce loro di poter mettere al mondo un figlio.

Benché gli appelli alle istituzioni e all’universo politico e economico perché si ponga mano a riforme strutturali e a interventi coraggiosi di sostegno alla famiglie, alle donne e ai giovani, siano sempre più pressanti, il CNEL lancia l’allarme sulle famiglie: non ce la fanno più e di questo passo il declino del nostro sistema di Welfare è certo.

Manca il necessario aiuto alle madri lavoratrici” – denuncia Rizzolo – donne “che debbono talvolta nascondere la loro maternità, così come ai giovani che secondo tutti i sondaggi sognano ancora di fare famiglia, ma si trovano di fronte al fatto che mettere al mondo un figlio è oggi la seconda causa di povertà.”

L’urgenza di un PATTO PER LA NATALITA’ che coinvolga tutto il Paese si accompagna” –  incalza Rizzolo –  “alla necessità di un fisco che tenga conto dei carichi familiari, sostenuto da iniziative di contrasto al disagio economico e sociale.”

Creare le condizioni socio-economiche affinché, finalmente, quell’80% di coppie giovani sposate nel nostro Paese che desidera avere due o più figli per la propria vita possa realizzare il proprio sogno d’amore” – secondo Rizzolo oggi frenato dalla mancanza di politiche integrate a sostegno delle famiglie “rappresenterebbe ben più di una scelta di ‘buona politica’; significherebbe fermare gli effetti nefasti della denatalità, facendo tornare speranza e fiducia nel futuro all’intera comunità nazionale.”

Siamo dinanzi a un ritratto preoccupante della famiglia italiana “Eppure” – ricorda Rizzolo –   “c’è chi non si rassegna a tutto questo perché ama la vita: colpisce molto quella realtà vitale, ampia e gioiosa, rappresentata dalle famiglie che donano una famiglia a chi non ce l’ha. Sono le famiglie che accolgono l’affido, anche quello di emergenza, sono le tante famiglie che scelgono l’adozione, gravata da complesse normative, e che affrontano spesso anche il gravoso iter dell’adozione internazionale. Sono le Associazioni come l’Ai.Bi., FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA, COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII, la CARITAS (che a Reggio sostiene le Famiglie per le Emergenze), le FAMIGLIE NUOVE, il PROGETTO FAMIGLIA e tante altre.

Sentirsi accolti e amati è un’esperienza indispensabile” – dice Rizzolo- “ per la crescita integrale di una persona e la famiglia è il primo ambito naturalmente accogliente, protagonista della vita della persona e della società.” come dimostrano le storie e scelte di vita significativa aperte all’adozione, all’affidamento familiare e di emergenza, all’ospitalità di adulti in difficoltà, all’accoglienza dei figli disabili e degli anziani.

E se i figli sono un bene prezioso, soprattutto agli occhi dei genitori che li hanno messi al mondo, sono, invece, un bene raro in un Paese, come l’Italia, che sembra non essere più fatto per i bambini e tantomeno per le famiglie.

Proprio in questa fase di fermento e di smarrimento culturale” – conclude Rizzolo – “è giunto il momento di fare squadra e remare tutti insieme nella stessa direzione – partiti, istituzioni politico-economiche, sistema del Welfare, società civile e mass media – per invertire la rotta: mai come ora in ballo c’è il destino di un Paese, dunque il nostro destino.”

Fonte La Libertà