Giovanardi: “Vergogna, dopo il caso Congo.” La marcia indietro del viceministro Guerra

Giovanardi_saluta200C’era da immaginarlo: l’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal viceministro del Lavoro con delega alle Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra, sull’equiparazione tra coppie etero e omosessuali, ha sollevato un gran polverone. Tanto da mettere persino in discussione le cosiddette “larghe intese”. “Se il Pd propone il matrimonio gay”, ha minacciato il Vicepremier Angelino Alfano, “ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate e denunciandolo all’opinione pubblica.

Ma non c’è solo chi ne fa una questione di agenda politica e tenuta del governo. Sempre dal “neonato” Nuovo Centro Destra, infatti, Carlo Giovanardi – ex ministro per i Rapporti con il Parlamento ed ex presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali – ha tuonato contro l’inopportunità dell’intervento, mettendolo in relazione alla questione del blocco delle adozioni in Congo. “Il governo”, ha dichiarato il senatore, “sta tentando di risolvere la situazione delle famiglie bloccate in Congo con i loro figli adottivi , perché quel Paese ha chiuso le adozioni internazionali dopo aver scoperto che un bambino è finito ad una coppia di omosessuali canadesi. Ritengo vergognoso che il viceministro Guerra, in questa delicatissima situazione, anziché rassicurare il governo congolese sulla serietà delle nostre pratiche adottive e sulla garanzia che i bambini avranno un padre e una madre, rilasci interviste nelle quali si dichiara favorevole alle adozioni anche da parte delle coppie gay.

Sempre del Nuovo Centro Destra, è intervenuta infine la senatrice Federica Chiavaroli, che ha invocato una “moratoria” sui temi etici di particolare delicatezza, che permetta di “concentrarsi su quelle che sono le effettive emergenze che riguardano il nostro Paese e gli stessi italiani.”

 

Forse spinta da queste dichiarazioni, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, il viceministro Guerra ha intanto tenuto a precisare: “Escludo che il governo prenda un’iniziativa su questo tema, che va affrontato senza schemi ideologici o di partito. E’ un tema che interroga le coscienze e che è tipicamente da affrontare in Parlamento.