Giugno, mese ideale per le riforme: sarà il turno dell’adozione internazionale? Dare voce alle istanze delle famiglie adottive

aulacamera350Febbraio è stato il mese della semina. Giugno sarà il mese del raccolto? Nell’augurare buon lavoro al Presidente del Consiglio  Matteo Renzi nel mese di febbraio, Amici dei Bambini aveva identificato il mese di giugno come il momento ideale per rispondere al grido di 168 milioni di bambini abbandonati nel mondo, per riformare il sistema dell’adozione internazionale.

Il ministro Boschi, al suo ritorno in Italia con i bimbi del Congo, ha confermato la disponibilità del governo a mettere mano alla riforma dell’adozione internazionale nell’ambito della Riforma del Terzo Settore nel mese di giugno.

Al di là delle date e delle scadenze, è fondamentale che dopo la positiva risoluzione della vicenda dei bimbi del Congo non si verifichi un calo dell’attenzione su un sistema, quello delle adozioni internazionali, che vede sempre meno famiglie accoglienti e sempre più bambini abbandonati.

Secondo le prime proiezioni, nel primo semestre del 2014, ( i dati elaborati saranno resi noti nella prima quindicina di luglio) si è verificato un crollo delle adozioni del 35/40% rispetto allo scorso anno. Da qui l’evidenza e l’urgenza di una profonda riforma del sistema italiano delle adozioni internazionali.

La prima vittima del sistema sono le famiglie, che anziché essere incoraggiate a compiere quel grande gesto d’amore che è l’adozione, sono frustrate, demotivate, quando non addirittura vessate con il ritorno massiccio ad opera di alcuni tribunali per i minorenni della pratica ” illegale ” dei decreti vincolati.

La riforma dovrà pertanto affrontare decisamente questo importante aspetto della cultura dell’adozione internazionale: la coppia  che si candida ad una adozione deve essere vista come una grande risorsa, perché destinata a compiere un importate atto di giustizia sociale e come tale va accolta, accompagnata, formata e non solamente selezionata, come purtroppo avviene oggi nella maggior parte del nostro paese.

In tale ottica, i tribunali dei minorenni non sembrano avere più alcun ruolo, non essendo ovviamente apparati destinati alla formazione delle famiglie accoglienti.

La seconda vittima sono i bambini abbandonati, il cui numero cresce con un ritmo incessante – ogni 15 secondi viene abbandonato un bambino – e destinato ad esplodere se non si porrà rimedio. Il mercato delle adozioni, che operatori e mediatori senza scrupoli alimentano con richieste di pagamenti in nero per agevolare le procedure che conducono all’adozione, è nemico di chi si batte per assicurare a questi bambini l’accoglienza di una famiglia.

Non è un caso se sono in crescita i Paesi che stanno chiudendo o rallentando le adozioni internazionali: si va dal Guatemala al Nepal, dalla Cambogia al Vietnam, per proseguire con il Kirghizistan e l’Honduras…

Come invertire la tendenza e arrivare a più famiglie accoglienti e meno bambini abbandonati? Attraverso la riforma dell’adozione internazionale alla luce di due pilastri: la promozione della cultura dell’accompagnamento per ridare fiducia alle coppie e la lotta al mercato delle adozioni, con l’istituzione di un sistema trasparente e controlli ferrei sui trasferimenti di denaro.

Per imprimere una decisiva accelerazione al processo di riforma dell’adozione internazionale, AiBiNews ospiterà nei prossimi giorni i contributi di opinon leaders, rappresentanti di associazioni familiari e dei protagonisti del mondo dell’adozione. Un modo per favorire il dibattito e l’elaborazione di contributi preziosi da sottoporre agli esponenti della politica, così che le istanze di cambiamento e di riforma possano trovare un ambito privilegiato di comunicazione e una rapida realizzazione.