Il presidente di Amici dei Bambini: “Dopo la sentenza della CEDU, l’incendio alla Cattedrale sembra il monito di un incendio più grande. Il rogo dei valori alla base della cristianità, che stanno andando in fumo”

“Dall’utero in affitto a Notre-Dame, quello che brucia in Europa sono i valori cristiani. L’incendio alla Cattedrale sembra il monito di un incendio più grande. Il rogo dei valori alla base della cultura cristiana, che stanno andando in fumo”. A lanciare la provocazione è il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini che, nuovamente, attacca la scelta della CEDU – Corte Europea dei Diritti Umani di riconoscere un caso di genitorialità surrogata.

“Come molti – prosegue Griffini – sono rimasto attonito ieri sera, davanti alle immagini che provenivano dai telegiornali. Com’è possibile, mi chiedevo, che, in pieno XXI secolo, nel cuore di una grande città europea come Parigi andasse a fuoco un monumento per il quale i protocolli di sicurezza dovrebbero essere a prova di bomba? Eppure è accaduto. Era una scena surreale e sembrava che nessuno intervenisse, anche se, ovviamente, non era così. E la mente è corsa a pochi giorni fa, quando in molti si chiedevano come fosse possibile, come potevano essere reali quelle agenzie che, nell’Europa dei diritti e della cultura cristiana (ma lo è ancora?), raccontavano del riconoscimento di una pratica barbara come la maternità surrogata”.

Il riferimento è, appunto, alla sentenza della CEDU che, la scorsa settimana, ha riconosciuto un figlio nato con la pratica della maternità surrogata, cioè “affittando” l’utero di una madre non biologica. I giudici della corte europea avevano riconosciuto, sollecitati dalla Corte di Cassazione francese, la potestà genitoriale a una coppia che aveva fatto ricorso a questa pratica in California. Una pratica che, soprattutto perché attuabile in diversi Paesi del terzo mondo, spalanca le porte a un mostruoso processo di reificazione della maternità e del concepimento e, di fatto, di mercificazione della vita umana.

“Si dica pure che è il vaneggiare di un vecchio – aggiunge Griffini – ma in quell’incendio di ieri sera, come non vedere un segno, un monito, di un incendio ancora più grande e devastante, questa volta non di pareti e soffitti che vanno a fuoco, ma l’impalcatura stessa della nostra Europa, fondata sui diritti umani e sulla difesa e protezione dei più vulnerabili”.