Ora è legge: carcere per chi pratica l’utero in affitto anche all’estero

Stop alla Gestazione per altri per i cittadini italiani ovunque si trovino: la legge è stata approvata il 16 ottobre tra tensioni e polemiche

Il Senato italiano ha approvato definitivamente il disegno di legge che rende l’utero in affitto un “reato universale”.
Il disegno di legge nasce dalla proposta di Carolina Varchi, deputata di Fratelli d’Italia, ed era già stato approvato alla Camera nel luglio del 2023. L’articolo aggiunge un paragrafo al comma 6 della Legge 40, specificando che la sanzione – reclusione da tre mesi a due anni e una multa da 600.000 a un milione di euro – si applica anche quando la maternità surrogata viene praticata all’estero da cittadini italiani.

Che cosa significa?

Se un cittadino italiano dovesse ricorrere alla Gestazione per altri (Gpa) in uno Stato dove tale pratica è legale, sarà comunque perseguibile penalmente in Italia. La norma modifica la Legge 40 del 2004, che già proibiva la maternità surrogata all’interno dei confini nazionali, estendendo ora il divieto anche ai casi in cui il ricorso avviene all’estero.

La votazione

La votazione al Senato, che ha visto 84 voti favorevoli e 58 contrari, si è svolta in un clima di forti tensioni. La discussione è stata accesa sin dall’inizio, con le opposizioni che hanno presentato tre questioni pregiudiziali, tutte respinte. Anche durante il voto degli emendamenti il dibattito è stato serrato: tutti e sei gli emendamenti proposti sono stati respinti, inclusa una modifica suggerita dal senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, che chiedeva di garantire comunque i diritti civili ai minori nati da Gpa, proteggendo il loro rapporto con i genitori di fatto.

Le critiche

Le opposizioni hanno criticato duramente la legge. La senatrice del Movimento 5 Stelle, Elisa Pirro, l’ha definita un attacco alle coppie omosessuali, e Filippo Sensi del Partito Democratico ha parlato di un accanimento contro i figli nati da Gpa, sostenendo che anche un cattolico può essere a favore della gestazione per altri, poiché “al cuore del messaggio cristiano c’è solo l’amore”.