Ho appena superato una grave malattia: posso già avviare le pratiche per l’adozione internazionale?

Cara Ai.Bi.

Vi scrivo in un momento molto delicato della mia vita. Ho 32 anni e ho appena superato una grande prova: grazie all’aiuto dei medici e, credo, alla mia forza di volontà e alla mia fede in Dio, ho sconfitto una grave malattia. Appena oltrepassato questo ostacolo, e anche in conseguenza di questo, mi sono trovata davanti a una nuova prova: la malattia che ho debellato, ha colpito l’utero, che pertanto mi è stato asportato. Ciò vuol dire che non potrò mai avere figli per via biologica.

Ciò mi ha indotto a rafforzare un desiderio, in realtà già presente non solo in me, ma anche in mio marito e nei miei genitori: quello di adottare un bambino.

Il mio sogno ora è quello di poter accogliere un bambino abbandonato. Vorrei poter immediatamente avviare le pratiche per l’adozione internazionale, ma non so se questo sia possibile. So che in alcuni casi è necessario che passino 5 anni dalla completa guarigione affinché un aspirante genitore adottivo possa presentare la richiesta di idoneità al Tribunale. Ovviamente vorrei evitare di iniziare la procedura e poi sentirmi dire che, non essendo passati quei fatidici 5 anni, non sono idonea. Sapete dirmi se nel mio caso posso già iniziare le pratiche o devo aspettare?

Grazie,

Angela

ireneCara Angela,

innanzitutto ci permetta di esprimerle tutta la nostra vicinanza e il nostro incoraggiamento in un momento così delicato e importante della sua vita.

A questo proposito, ci sentiamo di trasmetterle un cauto ottimismo. L’aver sofferto, e grazie a Dio e alla medicina superato, un brutto male non costituisce in assoluto un ostacolo per l’adozione. La legge italiana, infatti, non prevede che chi abbia affrontato in passato una grave malattia non possa poi ottenere il decreto di idoneità. L’aver sofferto di una patologia importante come quella a cui fa riferimento nella sua lettera è uno dei tanti elementi che vengono presi in considerazione dai servizi sociali e dal Tribunale per i Minorenni, che scelgono quindi in modo autonomo come considerarlo nell’ambito di una più ampia e complessiva valutazione della coppia che chiede l’idoneità per l’adozione.

Ciò che diventa determinante è piuttosto la legge del Paese di origine del bambino che si dovrebbe adottare. Alcuni Paesi non permettono in alcun modo, neppure dopo molti anni, a chi ha superato una grave patologia di concludere un’adozione. Altri Stati, invece, impongono che passino 5 anni dalla completa guarigione per concedere a un aspirante genitore di adottare. Altri ancora, infine, non pongono alcun limite in questo senso.

In concreto, quindi, lei e suo marito potete avviare fin da subito le pratiche per l’adozione internazionale. La legge italiana non potrà porre ostacoli in relazione alla sua vecchia malattia. Gli unici eventuali problemi potrebbero arrivare dalla valutazione complessiva dei servizi sociali e del Tribunale – ma in questo caso, la patologia è solo uno dei tanti elementi considerati -, e dal regolamento dei Paesi di origine.

Un caro saluto,

 

Irene Bertuzzi

Adozioni Internazionali di Ai.Bi.