I risultati della Riforma della riorganizzazione delle istituzioni residenziali: 6500 minori reintegrati nelle famiglie

Un report di valutazione del sistema residenziale per la protezione del bambino nel periodo 2007-2012 dimostra che in questo periodo il numero dei bambini istituzionalizzati si è ridotto di circa 62%, come comunicato nell’ambito della Conferenza nazionale dal generico “la riforma del sistema di protezione del bambino: riflessioni sul futuro” svoltasi a Chișinău.

La detta conferenza è stata organizzata dal Ministero del Lavoro, della Protezione Sociale e della Famiglia (MLPSF), insieme ai partner attivi nel campo dello sviluppo ed alla società civile. Scopo della conferenza è stato quello di valutare insieme i risultati della riforma e la continuità della stessa nel contesto dell’elaborazione di una nuova Strategia per la protezione del bambino e della famiglia in Moldova.

Risulta pertanto che, se dal 2007, nelle 68 istituzioni esistenti in Moldova c’erano collocati circa 12 mila minori, alla fine dell’anno scorso, il numero delle istituzioni residenziali si è ridotto a 55, mentre il numero dei minori è arrivato a 5550.

„La riduzione del numero di minori istituzionalizzati è un gran successo, come anche lo sviluppo dei servizi alternativi, il cambio di mentalità ed atteggiamento. Ricordo l’anno 2007 quando la repubblica Moldova si è impegnata nella realizzazione di questa riforma che non era ben vista né dai genitori, né da coloro che lavoravano in queste strutture. Adesso la situazione è ben diversa”, ha menzionato la Signora Valentina Buliga, Ministro del Lavoro, della Protezione Sociale e della Famiglia.

Secondo i dati presentati dal Ministro delle Finanze, l’inefficienza del sistema residenziale di protezione del minore era evidenziata per il fatto che il 70% delle spese erano legate al mantenimento ed al funzionamento del sistema, mentre solo il 30% erano destinati al bambino.
Valentina Buliga a informato i presenti che il Guverno della Repubblica Moldova ha approvato tale Strategia nazionale ed il Piano delle azioni per la riforma del sistema residenziale al fine di  ”assicurare e rispettare il diritto del bambino di crescere nella famiglia” e di ridurre il numero dei bambini istituzionalizzati fino al 50%, nonché di riorganizzare le istituzioni residenziali e di sviluppare servizi familiari di protezione alternativa.

”In tal modo, in questo periodo, grazie agli sforzi della comunità locale ed internazionale, l’obiettivo della riforma è stato raggiunto – visto che la maggior parte dei bambini sono tornati nelle famiglie biologiche, oppure hanno trovato una famiglia alternativa.

Con tutto questo 4393  bambini sono rimasti in istituto ed hanno quindi, ancora bisogno di più azioni da svolgere nell’ambito della riforma, essendo concentrate specialmente sui bambini di età tenera e sui bambini disabili.

Durante l’anno 2011, nella Repubblica funzionavano 105 centri sociali diurni per le famiglie con bambini in situazioni di disaggio; 36 centri di accoglienza; 80 case famiglia in cui sono stati accolti 342 minori; 164 servizi di assistenza parentale professionista in cui sono stati accolti 239 bambini ed assunti 1140 assistenti sociali comunitari.

La continuazione della riforma del sistema residenziale per la protezione del bambino ambisce di assicurare la durabilità e di intensificare il processo di sviluppo dei servizi alternativi, la loro diversificazione per poter coprire tutte le necessità speciali del bambino, nonché l’implementazione di un meccanismo durevole e flessibile di cooperazione interistituzionale a tutti i livelli amministrativi, tra il sistema di protezione sociale, della sanità e dell’educazione, per assicurare quanto presto la protezione, la prevenzione, l’assistenza e l’integrazione dei bambini in situazione di difficoltà.


Un’altra direzione della riforma del sistema residenziale per la protezione del bambino consiste nella riduzione delle barriere nello studio per i bambini disabili, oppure per i bambini etichettati come „bambini con necessità educazionali speciali”, nella coltivazione di un atteggiamento positivo nei confronti del processo inclusivo e nell’eradicazione degli stereotipi nei riguardi delle persone con disabilità fisiche o psichiche.

Nel periodo della riforma, in 158 asili d’infanzia e scuole del paese sono stati sviluppati servizi di educazione inclusiva per circa 990 bambini. Nonostante è stato possibile reintegrare più di 6000 bambini nelle famiglie biologiche od alternative, i successi sono ancora modesti se ci riferiamo ai bambini disabili o di età tenera (fino ai 3 anni). In tal modo, le autorità intendono prestare una maggiore attenzione a questa categoria di bambini in difficoltà.

Alexandra Yuster, il rappresentante di UNICEF, ha affermato pertanto, che „ogni famiglia od adulto deve pensare ogni bambino della località, vuoi che provenga da una famiglia povera, vuoi che sia un bambino con disabilità. Tutti devono essere coinvolti nel processo di crescita di questi bambini”.

Ricordiamo che la valutazione della riforma del sistema residenziale per la protezione del bambino è stata realizzata all’iniziativa del Governo della Repubblica Moldova, con il sostegno UNICEF Moldova e delle ONG. La valutazione è stata realizzata nel periodo marzo – giugno 2012, da un esperta internazionale internazionale nel campo della protezione del bambino, assistito dalla Rappresentanza della Repubblica Moldova della Fondazione Terre des Hommes ed una compagnia locale di ricerca sociologica.