I seri diritti da difendere

adozioni gayAncora una volta, nello spazio di poche settimane, una pronuncia in materia di unioni civili corre il rischio di essere travisata, e invocata per giungere a un risultato che non è al centro della sua attenzione. La Corte di Strasburgo, nel censurare l’Italia perché la sua legislazione non tutela «le esigenze fondamentali di una coppia convivente dello stesso sesso impegnata in una relazione stabile», non chiede al nostro legislatore di introdurre il matrimonio gay, conferma anzi quanto più volte ribadito in precedenti pronunce. Il matrimonio per coppie dello stesso sesso non è previsto dall’articolo 12 della Convenzione Europea dei diritti fondamentali del 1950, e gli Stati possono legiferare scegliendo diverse opzioni, perché hanno un margine di apprezzamento in ambito familiare che il giudice europeo non può ignorare. L’argomento viene sviluppato da Avvenire, nell’articolo “I seri diritti da difendere” pubblicato oggi 22 luglio, a firma di Carlo Cardia. Per leggere la versione integrale dell’articolo clicca qui.