Il dono gratuito dell’adozione

pietra scartataDue facce della stessa medaglia, la sterilità e la gioia dell’adozione. Entrambe sono strumenti attraverso cui si fortifica il rapporto di coppia. Da un lato la sterilità è la messa in crisi del sogno dei sogni che qualsiasi coppia ha, e cioè il desiderio di avere un figlio. Dall’altro, l’adozione restituisce ai coniugi quel ponte verso il futuro che inizialmente sembrava essere stato negato. Ed ecco che, superate le delusioni e gli ostacoli, tutto diventa grazia e dono. Dalla esperienza che accomuna tutti i genitori adottivi, si dipana la meditazione di Silvia e Stefano Zappa. i quali si chiedono: “Come è possibile non ringraziare il Signore per le innumerevoli ‘grazie’ ricevute? Doni per i quali ringraziare, ma che non fanno dimenticare il dolore dei più innocenti. Chi ha visitato gli istituti che accolgono i bambini abbandonati, non può dimentica gli sguardi che chiedono di essere salvati da quella condizione ingiusta.

dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,35-10,16-8)

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

 

Commento

Come è possibile non ringraziare il Signore per le innumerevoli “grazie” ricevute?

Prima di tutto per i nostri figli, volati da un luogo lontano, diverso, disperso, dimenticato, verso il nostro cuore pronto e soprattutto desideroso d’accoglierli.

Ma come possiamo non dedicare ogni giorno almeno un minuto del nostro “prezioso e veloce” tempo per una preghiera per tutti gli altri bambini che stanno ancora aspettando un papà e una mamma?

Devastati dall’abbandono, hanno bisogno di una sola cosa: di tutti noi! E chi pensa anche a tutti quei bambini che, oltre all’abbandono, hanno problemi di salute “non risolvibili”?

Un figlio è un dono, è come una gemma preziosa che, appena tocca il palmo della tua mano, abbandona il suo essere opaco per tornare ad illuminare il mondo.

La fatica, la paura, il pensiero, non sono nulla rispetto all’immensa felicità che ti può donare.

Preghiamo

Nel 1° mistero

Preghiamo perché i cuori e le menti di coloro che concorrono all’iter adottivo e affidatario siano guidati da Te, Signore, e non da giudizi umani dati a priori.

Nel 2° mistero

Preghiamo per tutti i bambini più grandicelli e con problemi di salute importanti i quali, benché “stanchi e sfiniti”, resistono negli istituti aspettando una famiglia che li accolga.

Nel 3° mistero

Signore, aumenta le famiglie “operaie” affinché aprano i loro cuori all’abbondante “messe” abbandonata in Italia e nel mondo.

Nel 4° mistero

Spirito Santo scendi su tutti i “discepoli” che ogni giorno lavorano per sconfiggere la piaga dell’abbandono: sveglia le menti dall’indifferenza della quotidianità.

Nel 5° mistero

In quest’ultimo mistero, ciascuno dedichi un attimo di silenzio alla situazione più “critica” causata dall’abbandono in cui è stato coinvolto.