Il dramma nel dramma: bambini orfani vittime dei pedofili

filippine-tifone-HaiyanokÈ spaventoso quello che sta accadendo nelle Filippine agli innocenti che i mass media già definiscono “gli orfani di Haiyan”, dal nome del tifone che una settimana fa ha seminato distruzione e morte nel Paese. I bambini sarebbero diventati le vittime privilegiate di loschi trafficanti, che con la scusa di salvarli o curali, li rapirebbero a scopo di pedofilia o di traffico di esseri umani.

Le autorità locali sono pienamente consapevoli del pericolo. Questa circostanza, infatti, si è già verificata in casi simili di grave calamità naturale. Motivo per cui il dipartimento per gli Affari sociali e lo Sviluppo si è impegnato prontamente ad avvisare gli operatori umanitari che lavorano sul territorio “dell’alto rischio di traffico di bambini” nelle zone colpite dal tifone.

Nel frattempo il numero delle vittime continua a crescere a ritmi impressionanti. Secondo i dati del governo di Manila, si parla di circa 4.660 morti, mentre sarebbero 8 milioni i filippini in qualche modo colpiti e danneggiati da Haiyan. A queste cifre spaventose si aggiunge anche la grave situazione sanitaria che, a causa della tragedia, ha colpito l’arcipelago delle Visayas. «Ci sono ancora così tanti cadaveri in così tanti posti. La situazione fa paura». In questo modo il sindaco di Tacloban, Alfred Romualdez, descrive le condizioni nella città-simbolo della devastazione filippina. Le operazioni di recupero dei cadaveri continuano, ma le autorità locali “hanno bisogno di più uomini e più mezzi” per non trovarsi nella condizione – ha spiegato il sindaco – di usare un camion per trasportare i cadaveri la mattina e utilizzare lo stesso per distribuire cibo il pomeriggio».

Le Nazioni Unite hanno lanciato un nuovo appello ad accelerare la risposta internazionale “troppo lenta”. Sono ancora molte le aree dove la popolazione ha disperato bisogno di aiuto e la causa sembra essere proprio la mancanza di un coordinamento centralizzato capace di gestire la macchina dei soccorsi.

Serve fare in fretta, molto in fretta. Per salvare le Filippine, per salvare esseri umani, per salvare bambini, prime vittime sacrificali di questa immane tragedia.

Fonte: avvenire.it