Il regime blocca gli aiuti umanitari diretti a 175mila civili

emergenza siriaIl governo siriano si rifiuta di far passare gli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile tramite i varchi di confine attualmente sotto il controllo delle forze di opposizione. Questo nonostante una risoluzione adottata il 22 febbraio dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiedesse alle parti in conflitto, e in particolare al governo, di consentire l’accesso degli aiuti umanitari per i civili.

Da quella data il regime di Bashar al-Assad ha autorizzato solo una volta l’ingresso nel Paese di un convoglio Onu e in una zona controllata dalle forze fedeli allo stesso regime: nei pressi di Qamshli, al confine settentrionale tra Siria e Turchia. Inoltre, è stato lo stesso governo di Damasco, in quell’occasione, a occuparsi della distribuzione degli aiuti, in collaborazione con le associazioni riconosciute dal regime. Alla richiesta dell’Onu di poter inviare ulteriori aiuti attraverso altri varchi tra Siria e Turchia, compresi quelli controllati dall’opposizione, il governo siriano ha risposto con un secco no.

Nella giornata del 28 marzo, il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon presenterà al Consiglio di Sicurezza un report in cui si attesta, appunto, che il governo di Damasco sta bloccando il passaggio degli aiuti umanitari a circa 175mila persone che si trovano in località sotto assedio, mentre i gruppi di ribelli fanno lo stesso a spese di altri 45mila civili.