Il Rosario del primo sabato del mese: un momento di respiro nelle fatiche di una meravigliosa e difficile missione educativa

Don Massimiliano Sabbadini (La Pietra Scartata):”Consuetudine di recitare il Rosario ogni primo sabato del mese non è nata in questi tempi di pandemia, ma certamente ora ha preso ancora più slancio e motivazione”

La bella “famiglia di famiglie” di Ai.Bi. e La Pietra Scartata si ritrova da molto tempo a pregare insieme, anche se in sedi e momenti spesso distanti, tutti uniti dalla comune intenzione “per i bambini abbandonati”.

La consuetudine di recitare così il Rosario ogni primo sabato del mese non è nata in questi tempi di pandemia, ma certamente ora ha preso ancora più slancio e motivazione.

I milioni e milioni di minori nel mondo abbandonati e che attendono una famiglia dove crescere è purtroppo una piaga costante, ancora non sufficientemente contrastata dai vari sistemi nazionali e internazionali. Le nostre famiglie adottive e affidatarie sono il segno concreto di una fattiva e generosa reazione a questa drammatica situazione. Ma, consapevoli di essere strumenti piccoli e apparentemente inadeguati, non si fermano nell’autocompiacimento e/o nell’autocommiserazione. Guardano avanti e oltre il confine del proprio impegno quotidiano, con lo sguardo che viene “dall’alto” della contemplazione dei Misteri di Cristo e che, con Lui, si butta poi in profondità dentro le povertà e le ingiustizie che colpiscono soprattutto chi è più dimenticato.

Il Rosario del primo sabato del mese è dunque un momento di respiro, dentro le fatiche di una meravigliosa e difficile missione educativa, e al tempo stesso uno spunto sempre bruciante a rinnovare alla Sorgente la forza di questa vocazione e a volerne diffondere la bellezza, l’urgenza, la benedizione.

L’invito è dunque ogni volta a coinvolgere anche altri, tra i vicini di casa, nella comunità cristiana di appartenenza, tra amici e colleghi, tra uomini e donne di buona volontà. L’intento è di condividere sdegno e commozione per i bambini abbandonati chiedendo però all’intercessione della Madonna che le nostre intelligenze e volontà non si fermino lì.

Sì, perché siamo convinti che “la preghiera non è tutto, ma che tutto possa cominciare dalla preghiera”.

don Massimiliano Sabbadini

Consigliere spirituale de “La Pietra Scartata”