Il SAD entra anche in comunità. Ai.Bi. lancia il progetto “Fame di mamma”

ssd mammeRiportiamo un articolo a firma di Gabriella Meroni apparso sull’ultimo numero uscito del periodico “Vita”, in cui si parla diffusamente del progetto “Fame di mamma” di Amici dei Bambini.

Tra i diversi tipi di fame che possono assalire un bambino, la “fame di mamma” è sicuramente quella più dolorosa e difficile da soddisfare, perché non basta aprire il frigo o avere qualche spicciolo in tasca per placarla. Lo sa bene Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini, che ha deciso di lanciare una nuova iniziativa di sostegno a distanza (Sad) per bambini italiani, partita il 9 maggio, e che fa parte del più ampio progetto “Fame di Mamma” che sarà presentato ufficialmente a Expo 2015.

Obiettivo del progetto – che richiede alle famiglie un contributo di 10 euro al mese – è rafforzare il sistema di accoglienza a favore dei bambini che oggi sono accolti temporaneamente presso i servizi residenziali familiari e socio educativi e nelle famiglie affidatarie; quasi 30mila minori fuori famiglia, secondo i dati ufficiali del ministero, di cui più della metà vive in comunità educative. Con il Sostegno a Distanza Italia Ai.Bi. contribuirà ad assicurare loro la giusta accoglienza tramite innanzitutto la promozione dell’affido, ma anche la gestione di Case Famiglia, di Comunità Mamma-Bambino, Appartamenti ad Alta Autonomia e altre strutture ricettive.

Le finalità politiche della campagna Sad Italia ricercano le condizioni perché vengano chiuse le comunità educative, dal momento che per l’associazione non rispondono ai criteri di giusta accoglienza per un minore. “è ormai maturo il tempo di programmare la chiusura di queste strutture entro il 2017” dichiara Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. Che aggiunge: “A distanza di tredici anni dalla legge, manca la corretta riorganizzazione delle modalità di accoglienza dei minori in affidamento. Educatori e operatori professionali quali sono i dipendenti delle comunità educative non possono in alcun modo svolgere il ruolo di due genitori”.

 

 Per saperne di più sul progetto “Fame di mamma” e attivare un Sostegno a Distanza da 10 euro al mese, visita la pagina dedicata