Il Trentino-Alto Adige ha ancora un padre e una madre

famiglia trentino200Sarà che in tedesco elternteil 1 ed elternteil 2 (genitore 1, genitore 2) fanno fatica a pronunciarlo persino i trentini, notoriamente bilingue, sarà che mutter e vater, (madre e padre) risultano più semplici.

Le ipotesi si sprecano, i fatti sono pochi e chiari: in Trentino-Alto Adige una mozione approvata dal Consiglio regionale ha respinto la modulistica del genitore 1 e genitore 2. Va da sé che la mozione non è stata approvata all’unanimità, dal momento che il Partito autonomista trentino tirolese, in sintonia col Pd locale, ritiene che la dizione genitore 1 e genitore 2 sia “una forma assolutamente europea”.

Sarà che in Trentino-Alto Adige non sono all’avanguardia come nelle grandi città italiane, come Venezia, Bologna, Milano, Roma, recependo direttive prima europee e poi comunali, hanno sostituito nei moduli d’iscrizione “padre” e “madre” con “genitore 1” e “genitore 2“stando al passo coi tempi.  Sarà che quando i tempi si fanno cupi in Trentino-Alto Adige non si avventurano in scalate azzardate e senza costrutto.

Sarà il pallino della tradizione, con i tetti di legno, con i vestiti tipici e non interessa la grandeur europeista della Francia di Hollande, che ha adottato il géniteur 1 e il géniteur 2, o la visione profetica di Zapatero con i suoi coniuge a e coniuge b.

Sarà che non gliene frega niente delle progressiste Francia e Spagna alla squadra di 29 consiglieri regionali che ha superato di misura la squadra di chi sosteneva la grande conquista civile dei genitori senza connotati. Sarà che mentre nelle capitali politiche e morali, dove prendono vita queste trovate geniali poi rivestite da conquiste avveniristiche dei diritti civili, i bambini trentini degli asili nido, delle materne e delle scuole elementari se ne infischiano e sono felici di sapere che hanno ancora un padre e una madre.