Il Vaticano: aiuti umanitari e stop alla persecuzione interreligiosa

vaticanosiriaUn cessate il fuoco per rendere possibile gli aiuti e creare corridoi umanitari che al momento non ci sono e la cessazione della persecuzione contro i cristiani e dunque del martirio interreligioso. Queste le proposte del Vaticano per favorire la pace in Siria, afflitta da quasi 3 anni di guerra civile.

“Siria, si può restare indifferenti?” è il titolo dell’incontro previsto per il 13 gennaio in Vaticano in cui si discuterà del futuro del paese mediorientale. Lo annuncia monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, l’organismo organizzatore del workshop, al quale parteciperanno tra gli altri l’ex premier britannico Tony Blair e il Premio Nobel per la Pace, l’egizianoMohammed El Baradei.

L’obiettivo, tra gli altri, è quello di contrastare la tratta delle persone e la prostituzione. Dal punto di vista politico, “l’ideale – afferma monsignor Sorondo – sarebbe la creazione di un’eventuale autorità transitoria al fine di organizzare le elezioni. Loro hanno una Costituzione, ma la devono rispettare!”

L’incontro del 13 gennaio si colloca come diretta prosecuzione dell’impegno già profuso da Papa Francesco in favore della pace in Siria. “Ricordo il suo digiuno nel momento in cui la situazione era drammatica” dice il cancelliere della Pontificia Accademia, riferendosi al tentativo riuscito del pontefice di persuadere i governi interessati a riconsiderare l’ipotesi del bombardamento in Siria.

Il workshop di metà gennaio avrà il compito di studiare le soluzioni e offrire al Papa qualche elemento in più anche in vista dell’incontro Ginevra 2, quando si tenterà di trovare un’intesa per la Siria. Una possibilità sulla quale monsignor Sorondo si dice ottimista: “se si fa l’incontro è perché qualche possibilità c’è. Penso che, così come abbiamo evitato le bombe, qualcosa in questo incontro si potrà ottenere, almeno spero nella creazione di corridoi umanitari”.

 

Fonte: Avvenire