COVID e vaccini. In arrivo il “certificato vaccinale”: come ottenerlo e quanto dura

U“Green Pass” valido 9 mesi e accessibile a tutti i vaccinati anche solo con una dose. Per ripartire già all’inizio di questa estate

Da tempo se ne discute, ora finalmente il Governo Draghi ha tiranto le fila del cosiddetto “Green pass” o “Certificato vaccinale” che dir si voglia, chiarendone validità e modalità di accesso.

Green Pass accessibile già dopo una sola dose di vaccino

Rispetto a quanto ventilato in prima ipotesi, la grande novità è che per ottenere il Green Pass basterà aver completato il primo ciclo di vaccinazione e non il ciclo completo, il certificato, infatti, come riporta la Repubblica: “Viene rilasciato anche contestualmente alla somministrazione della prima dose ed è valido dal quindicesimo giorno successivo”. Altro upgrade è la durata, che passa a 9 mesi (qualcuno puntava all’anno, ma per il momento non ci sono dati sufficienti a garantire la permanenza degli anticorpi per un tale lasso di tempo) e, da ultimo, una facilitazione delle procedure per ottenerlo.

Come era già nella prima ipotesi, invece, la vaccinazione non è l’unico criterio valido per ottenere il Green Pass, ma basta anche l’essere guariti dal Covid o l’essere risultati negativi a un tampone nelle 28 ore precedenti. Evidente, da questo punto di vista, l’idea di Palazzo Chigi di puntare soprattutto a facilitare gli spostamenti e a vivere un’estate quanto più possibile “normale” è evidente.

Il certificato pensato dal governo italiano, inoltre, anticipa quello europeo il cui arrivo non è previsto prima di metà giugno almeno.
Tornando al fatto che basti una sola dose di vaccino per ottenere il pass, questo cerca in qualche modo anche di scongiurare i rifiuti di chi decide di “saltare” il suo turno di vaccinazione per non rischiare di dover sottoporsi alla seconda somministrazione in piena estate, quando magari si è lontani da casa.

Il Green Pass per far ripartire anche eventi e matrimoni

Il Pass, oltre che per spostarsi, potrebbe essere utilizzato per poter accedere a manifestazioni come convegni, fiere o concerti, ma, soprattutto, potrebbe essere decisivo per far ripartire anche il settore dei matrimoni, permettendo a chi ne è in possesso di partecipare alle cerimonie.

A sostegno della validità dell’ipotesi di un certificato vaccinale ci sono i numeri rilasciati dall’ISS in base al primo studio sugli effetti del vaccino. Anche gli esperti sembrano essere favorevoli e, ora, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto, l’attesa è finita! QUI il testo completo del decreto.