In una scatola intarsiata, il sorriso dei bambini abbandonati

mercatino-natale 200Sono passati sette anni, dalla seconda adozione. Ormai Silvio e Daniel sono grandi: hanno rispettivamente 19 e 16 anni. Ma i loro genitori, Anna Maria e Marco Ravasio, continuano a sentire il pianto e il dolore dei bambini abbandonati.

Da anni fanno parte dell’esercito delle famiglie volontarie di Amici dei Bambini, e  sono in prima linea ogni volta che c’è da rimboccarsi le maniche per aiutare i bambini meno fortunati. Spiega il signor Marco: «Condividiamo l’approccio di Ai.Bi. verso l’adozione e vogliamo mantenere vivo il legame con l’associazione».

La storia d’amore dei coniugi Ravasio sbocciò in Africa. Una volta sposati, hanno deciso di allargare la famiglia, ma a 39 anni lei e 42 lui, i figli non arrivavano. Così hanno pensato all’adozione, ma senza mettere paletti. Né sull’età né sul Paese d’origine dei propri figli.

«La prima volta volevamo dare amore a un bambino, senza chiedere altro. Poi nostro figlio, che all’epoca aveva dieci anni, continuava a chiedere un fratellino e così abbiamo deciso di accontentarlo, anche perché era anche un mio desiderio avere un secondo figlio», confida Anna Maria.

Nonostante gli impegni di lavoro, non c’è festa che i Ravasio non condiscano con la solidarietà.  E così anche quest’anno hanno deciso di impegnarsi per raccogliere fondi a favore dei progetti che Ai.Bi. segue ai quattro angoli del mondo.

Ma il bello è che a sfidare il freddo, sarà tutta la famiglia. «Certo– commenta la signora Anna Maria- è importante che anche i ragazzi vengano. Anche se sono grandi, noi cerchiamo di educarli a questi valori e devo dire che alla fine partecipano con entusiasmo, anche se è faticoso stare lì in piazza tutta la giornata».

Domenica 22 dicembre, a Ponte San Pietro (Bg), dalle 9 alle 19, le vie del centro storico si popoleranno di bancarelle, cariche di prodotti enogastronomici e d’artigianato. La famiglia Ravasio metterà in vendita scatoline di legno intarsiate, realizzate dal maestro Osvaldo Mazzoleni. Piastrellista in pensione, da decenni realizza opere pregiate, utilizzando solo legni da frutto come pero, melo, albicocco, ciliegio, pesco, fico. Mentre per i legni esotici, come ebano e palissandro, si affida a un venditore del settore.

La speranza è che in tanti decidano di acquistare questi prodotti, che al di là del valore economico, ne hanno uno tutto speciale: aiutano Ai.Bi. a difendere il bene più prezioso che il mondo troppo spesso misconosce, il sorriso dei bambini.