Io posso solo lodare l’inserimento ritardato a scuola… Oggi ha dato due risposte all’Eredità che ci hanno lasciato felicemente basiti!

Disagio scolastico, difficoltà di apprendimento e ambientamento … posticipare la scuola rispettando i tempi d’inserimento dei bambini adottati può evitare tutto ciò?

Oggi colloqui metà quadrimestre: le maestre iniziano col rendimento e io chiedo se possiamo parlare prima di comportamento, risposta “ma ormai S. non ha più problemi di comportamento, ce lo godiamo molto, è un bambino molto gentile/affettuoso, ci mancherà molto l’anno prossimo, a momenti svengo …. “

 

Incuriosisce il commento della mamma adottiva sul Forum Ai.Bi. ma poi continuando a leggere tutto diventa più chiaro e ritorna uno degli argomenti più dibattuti e che maggiormente preoccupa i neo genitori adottivi la “Scuola” non sempre con la “S” maiuscola che comprende appieno il significato dell’ “A” di “adozione” e “adottato”.

da quest’anno poi che è alto 1.60 mt e ha cambiato voce, si vede proprio che le elementari gli stanno strette, e quindi … benvenute medie” – continua il post  -meno male però che fino all’anno scorso si è camuffato bene fisicamente coi più piccoli, non oso pensare cosa sarebbe stato l’inizio scolastico se non lo avessimo ritardato. Io posso solo lodare l’inserimento ritardato a scuola. Oggi ha dato due risposte all’Eredità che ci hanno lasciato felicemente basiti “cavallo preferito di Alessandro Magno: Bucefalo” e “nubi cupe che portano pioggia: Nembostrati”– conclude il post.

“Non oso pensare cosa sarebbe stato l’inizio scolastico se non lo avessimo ritardato … “ accettiamo la sfida e ci cimentiamo nel monologo del figlio adottivo il primo giorno di scuola a pochi giorni dall’arrivo a casa, che immaginiamo pressappoco così: “Sono stato “non figlio” per mesi o – quasi sempre – anni o forse non lo sono mai stato. Ieri sono diventato “figlio” e ho incontrato la mia mamma e il mio papà – e forse anche dei fratelli – venuti chissà da dove per stringere proprio me e portarmi a casa, una casa lontana, lontana dal luogo dove ho vissuto finora. L’unico spazio che conosco, gli unici volti che ho sempre visto. Prendo una macchina volante che mi porta a casa dai nonni, zii, amici di famiglia ed ecco che in poche settimane mi ritrovo su un banco di scuola a fare amicizie, presentarmi a un gruppo di coetanei curiosi che mi riempiono di domande … Tante domande per le quali non mi viene in mente che una sola risposta “ho finalmente una famiglia e ora non vorrei stare qui, ma a casa con loro per un po’ a godermi il mio essere finalmente figlio. Ciao, ci vediamo tra qualche mese!”.

Disagio scolastico, difficoltà di apprendimento e ambientamento sono problematiche tipiche e ricorrenti dell’inserimento a scuola dei bambini adottati se non ci si confronta con le famiglie e non si prevede una formazione specifica per i docenti; a partire dalla conoscenza delle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati emanate dal Ministero dell’Istruzione a fine 2014 e nel 2015 inglobate nella legge sulla Buona Scuola.

E prima ancora delle linee guida della Buona Scuola bisognerebbe sempre tener conto della specifica storia del singolo bambino per scegliere consapevolmente se e quando farlo entrare nell’universo scolastico.