Io vorrei adottare in Cina, ma esulto per ogni bimbo adottato!

A volte leggo su questo sito commenti che non capisco. Personalmente mi auguro di poter adottare in Cina per tutta una serie di fattori, non ultimo il fatto che conosco la lingua. Conta anche il numero oggettivo dei bambini in istituto, il fatto che è richiesto un solo viaggio (per me fondamentale) e che la durata della permanenza è ragionevole. Detto questo, non vedo il motivo per lasciare commenti caustici riguardo a una destinazione (o un ente) che non è di proprio interesse. Io preferirei altre destinazioni all’America Latina, ma se bambini di quell’area geografica trovano una famiglia posso solo esserne contenta.

Caterina

 

MACCHINA DA SCRIVERECome non concordare con Lei? Ogni bambino abbandonato che viene adottato è un destino salvato. Per questo, c’è solo da festeggiare, dovunque il bimbo viva. Riguardo alle preferenze, gli enti ne tengono conto. Ma devono restare tali, non possono essere vincolanti. Qualsiasi ente non ignorerà ma la Sua speranza di adottare in Cina, visto la non comune competenza linguistica che lei ha. Ma per ciascuna coppia adottiva, al di là dei desideri legittimi, devono essere considerati tanti fattori nell’abbinare una certa coppia a un Paese specifico che riguardano per esempio i requisiti richiesti da ciascun Paese, la situazione complessiva degli aspiranti genitori, ecc…   Per il resto, che dire? I lettori che commentano sono i benvenuti, anche quando pensano e scrivono pensieri e parole non condivisibili.

Redazione Aibinews