Italia, è vero crollo delle nascite: mai così poche dal 1861

culle vuoteItalia, Paese per vecchi. Solo per loro, però. Perché di bambini ne nascono sempre meno. Lo conferma un rapporto dell’Istat che segnala come nel 2014 nella Penisola siano venuti al mondo 5mila bebè in meno rispetto al 2013. Nel corso dell’anno appena trascorso, i neonati sono stati soltanto 509mila, il dato più basso registrato dal 1861, anno dell’Unità d’Italia. Un tasso di natalità, denuncia l’Istituto di ricerca, largamente “insufficiente a garantire il necessario ricambio generazionale”.

Alla cronica diminuzione dei parti da parte delle donne italiane si è recentemente aggiunta anche la tendenza delle mamme straniere a fare meno figli, che invece fino a qualche tempo fa rendevano meno cospicuo il numero di culle vuote.

Nel contempo, si alza l’età media per diventare mamme che raggiunge i 31,5 anni. Contrariamente alla tradizione, la regione in cui si nasce di più è al Nord: è il Trentino Alto Adige, infatti, a detenere il primato della natalità per il 2014, con un tasso del 9,9 per mille, seguito dalla Campania con l’8,9. In coda alla classifica delle regioni più prolifiche ci sono la Sardegna (7,1) e la Liguria (6,9). Quest’ultima è anche quella con il più alto tasso di mortalità, pari al 13,2 per mille.

Nel complesso, comunque, la popolazione residente in Italia non diminuisce. Anzi, fa registrare un aumento, seppur leggerissimo, pari allo 0,4 per mille. Nonostante il crollo delle nascite, si è quindi riusciti a evitare il drastico calo demografico. Un risultato raggiunto, però, solo grazie all’allungamento dell’aspettativa di vita. Secondo il rapporto Istat, la longevità media è di 80,2 anni per gli uomini e di 84,9 anni per le donne.

A fine 2014, in Italia, eravamo 60 milioni e 808mila residenti. Sempre meno gli italiani, però, ridotti a 55,7 milioni, ovvero 125mila in meno rispetto al 2013. In aumento, invece, i cittadini di origine straniera che rappresentano l’8,3% della popolazione.

Sul preoccupante calo delle nascite è intervenuto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “Dobbiamo fare prevenzione coinvolgendo le famiglie, i pediatri, gli insegnanti – ha affermato annunciando l’istituzione di un tavolo di esperti che conduca a un vero piano di intervento. In un periodo di iper informazione come quello che stiamo vivendo, di questi temi si sa poco: ad esempio sulla finestra fisiologica durante la quale si può diventare genitori”.

 

Fonte: Reporter Nuovo