L’Italia delle famiglie sole: boom dei nuclei unipersonali

Nel 2024 solo 370 mila nuovi nati e 173 mila matrimoni. La famiglia media è composta da 2,2 persone, ma un terzo dei nuclei è formato da una sola persona

Che l’Italia abbia registrato un nuovo minimo demografico non lo scopriamo certo ora, i dati ISTAT relativi al 2024, di cui avevamo già parlato, hanno certificato appena 370 mila, con un tasso di fertilità pari a 1,18 figli per donna, inferiore persino al minimo storico di trent’anni fa. A peggiorare il quadro è anche l’età media sempre più alta delle madri: oggi si diventa genitori per la prima volta a 32 anni e mezzo.

Restringimento dei nuclei familiari

Ma quello che forse non si è sottolineato abbastanza è il cambiamento familiare che sta cambiano la società italiana, perché questo calo della natalità, unito all’aumento dell’aspettativa di vita — ora a 83 anni e 4 mesi — porta a un progressivo restringimento dei nuclei familiari. Oggi, in media, una famiglia italiana è composta da 2,2 persone, contro le 2,6 di vent’anni fa. Più di una famiglia su tre è costituita da una sola persona.
Il fenomeno colpisce con particolare forza il Sud Italia e, in modo ancora più drammatico, i comuni delle aree interne del Mezzogiorno: in quattro comuni su cinque la popolazione è in calo. In questo contesto, anche i matrimoni segnano un arretramento deciso: nel 2024 sono stati 173 mila, 11 mila in meno rispetto all’anno precedente, con un calo omogeneo sia per i riti civili sia per quelli religiosi.

Aumento dell’emigrazione

Tra i pochi dati in aumento, spiccano le emigrazioni: sono circa 191 mila le persone che hanno lasciato l’Italia nel 2024, il 20% in più rispetto al 2023. Di queste, 156 mila sono cittadini italiani. A bilanciare in parte la perdita, le nuove cittadinanze concesse a stranieri (217 mila) e la crescita della popolazione straniera residente, che supera i 5 milioni. I gruppi più numerosi provengono da Bangladesh, Albania e Ucraina.
Nel deserto demografico che avanza, il Trentino-Alto Adige resta l’eccezione, registrando la natalità più alta d’Italia, seguito da Sicilia e Campania. Un dato che però non basta a invertire una tendenza che appare sempre più strutturale.