Kenya. Alluvione senza precedenti: un’emergenza umanitaria in crescita

Oltre 200.000 sfollati, strade interrotte e dighe a rischio. Il Kenya sta affrontando le peggiori inondazioni della sua storia

Le incessanti piogge hanno trasformato il nord-ovest del Kenya in una scena di devastazione.
Il fiume Nyando è tracimato, lasciando dietro di sé un paesaggio sommerso e una crisi umanitaria. Le vittime delle inondazioni sono ora 228, e gli sfollati superano le 200.000 persone.
Di recente, l’acqua ha invaso l’autostrada Kisumu-Nairobi, interrompendo i collegamenti vitali e isolando le comunità. Il governo, attraverso il ministro degli Interni Kithure Kindiki, ha rivelato che quasi 200 dighe sono a rischio di cedimento, mettendo in allerta 33 contee.
L’avviso di evacuazione rimane in vigore, mentre le squadre di soccorso lottano contro il tempo per fornire supporto logistico e rifugi temporanei. Con 164 feriti e infrastrutture distrutte, il Kenya affronta una delle sue peggiori calamità naturali.
Mentre le previsioni annunciano ulteriori piogge torrenziali, il rischio di inondazioni e frane rimane alto. La situazione richiede un’azione immediata e coordinata per prevenire ulteriori perdite e garantire la sicurezza dei cittadini kenioti.

Il progetto di Ai.Bi. per i minori in Kenya

Ai.Bi. è attiva in Kenya con il progetto SPEM: Supporto a Protezione Educazione e Movimento per minori vulnerabili in Africa Orientale.
L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la tutela dei minori più vulnerabili nei diversi contesti in cui essi si trovano, sia esso quello familiare, sociale, scolastico-educativo, in Istituto o in alcuni casi anche la strada.
Si contribuirà a incrementare le registrazioni delle nascite, permettendo così a più minori di avere accesso ai diritti. Verranno rafforzate le istituzioni, oltre a sensibilizzare insegnanti e minori stessi sui loro diritti e doveri, per prevenire discriminazioni, violazioni e abusi. Il progetto realizza inoltre azioni di supporto psicosociale per minori in Istituto.

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