Kosovo: corso di formazione all’affido

Nel corso della settimana si è tenuto a Pristina, presso il Centro Pan di Zucchero, la prima formazione rivolta a due nuove famiglie affidatarie che provengono dalla città di Ferizaj.

Alla formazione, tenuta dall’equipe multidisciplinare di Ai.Bi., erano presenti anche due famiglie affidatarie con esperienza sull’affido, la famiglia Ibrahimi e Sinani, che hanno raccontato le loro esperienze sull’affido famigliare. Hanno in affido 5 bambini di cui 2 con special needs e hanno raccontato le esperienze di anni, la famiglia affidataria ha cercato di portare la loro esperienza sull’affidamento, il lavoro con i bambini, gli obblighi, le difficoltà e i risultati che sono stati ottenuti con i bambini.

Alle due nuove famiglie è stata illustrata la tipologia dei minori che generalmente vanno in affido: bambini maltrattati, abbandonati e abusati. La formazione si è concentrata sull’affido e di come nasca per garantire la tutela dei minori, per assicurare a loro famiglia e un nido accogliente, caldo e amorevole in sostituzione temporanea di quella che è la loro famiglia d’origine. Pur non essendo il luogo definitivo della crescita del bambino è un luogo temporano dove il bambino ha la possibilità di sentirsi amato, accolto, di sentrirsi in famiglia. Sono intervenuti, in qualità di formatori, l’equipe multidiciplinare di AiBi che dopo una breve presentazione delle attività di Amici dei Bambini sono state trattate approfonditamente tematiche medico-sanitarie (pediatra), la gestione del distacco (psicologa), cos’è l’affido, la cornice giuridica dell’affido in Kosovo, la gestione economica dell’affido, la segretezza dei dati dei minori, la relazione tra famiglie affidatarie, serivizi sociali e Dipartimento (Rappresentanti del Dipartimento).

Dice una delle coppie che hanno partecipato “La formazione è stata anche l’occasione per creare momenti di condivisone e socializzazione tra noi famiglie che, provenendo dalle differenti parti del Kosovo, non avevamo mai avuto l’occasione di conoscerci. Il momento del caffe è stato un momento particolarmente gioioso e di condivisione informale. Tutti insieme abbiamo potuto condividere e chiacchiere e risate ma anche racconti e aneddoti sull’esperienza dell’affido. E’ anche attraverso momenti così informali che si cresce e che si impara qualcosa.”