L’importanza del Sostegno a Distanza

Ciascuno conserva nell’animo il senso della dedizione e dell’amore, però i problemi quotidiani ci fanno spesso, dimenticare di queste qualità.

Eppure, bisogna osservare ed apprezzare la bellezza della vita e dei doni che essa ci fa. Ogni bambino che viene alla luce è un segno che è possibile renderla ancora migliore.

I bambini sono, infatti, quelli che possono cambiare in bene tante cose, potrebbero cambiare il modo, se il potere fosse nelle loro mani, però purtroppo capita che loro siano i più castigati, gli unici a soffrire per la colpa delle famiglie troppo occupate per offrire loro l’adeguata cura ed affezione.

I bambini istituzionalizzati sono deprivati del diritto alla famiglia ed anche del diritto all’uguaglianza, rispetto ai loro coetanei provenienti da famiglie solide.

Sergio è uno dei 4 bambini della famiglia P. assistita nell’ambito dell’intervento di Sostegno a Distanza. Il bimbo è istituzionalizzato da qualche anno e questo lo rende triste, soprattutto perché deve stare lontano dai suoi fratelli cui vuole molto bene.

La sua famiglia numerosa, non si permette, purtroppo, di tenerlo a casa, ecco perché i rientri a casa sono rari e le separazioni troppo dolorosi per un ragazzino come Sergiu.

Da quando abbiamo iniziato ad assistere Sergiu e la sua famiglia, abbiamo notato alcuni cambiamenti. Anzitutto, la buona notizia è arrivata dalla madre che, è riuscita finalmente, a trovare un lavoro, mentre la nonna è quella che si occupa dei bambini, in assenza della madre.

Grazie al sostegno che siamo riusciti ad offrire alla famiglia, sono migliorate le condizioni igieniche in casa ed anche lo stato di salute di Sergio e dei fratelli.

Abbiamo fornito al ragazzo i vestiti e le calzature che ha potuto scegliere da solo, essendo accompagnato dall’assistente sociale e dalla madre, nonché gli abbiamo offerto i manuali ed il supporto didattico necessario, che lo ha reso più sicuro di se stesso.

All’inizio dell’anno scolastico Sergiu è entrato con fermezza nella sua classe, salutando i colleghi e stringendo forte la mano dell’assistente sociale cui avrebbe confessato che dopo una lunga estate passata in famiglia, sua madre aveva deciso di riprenderlo a casa per sempre.

Attualmente il ragazzo frequenta l’istituto solo per la durata delle lezioni e di sera torna a casa, dai suoi cari.

Il suo caso, sebbene monitorato per 3 anni, ha portato buoni risultati e ci auguriamo che tanti altri bambini come lui possano ritrovare il calore di una famiglia, attraverso il programma di sostegno a distanza che “fa miracoli”.

Portiamo sinceri ringraziamenti a tutti i sostenitori che hanno aderito con dedizione al sostegno dell’infanzia istituzionalizzata.