La Cambogia apre alle adozioni internazionali

takeo 200Sarà la volta buona? La Cambogia riafferma la volontà di riaprire entro il 2014 le adozioni internazionali. L’annuncio è stato dato dal viceministro per gli Affari sociali, Nim Thoth. Senza però che ci sia una precisa indicazione sulla data in cui sarà possibile presentare le domande.

La notizia è rimbalzata oggi, 4 dicembre 2013, su diversi siti internazionali, non ultimo quello dell’Associated Press. Il viceministro cambogiano avrebbe dichiarato: “Posso dire che sicuramente garantiremo che il processo vada avanti nel 2014, il prima possibile“.

Il blocco delle adozioni in uscita dal Paese asiatico risale al 2009, e fu dovuto alla poca trasparenza che caratterizzava il sistema nazionale delle adozioni. Il sospetto è che i bimbi, specie quelli piccolissimi, fossero oggetto di una vera e propria compravendita. Queste preoccupazioni portarono già nel 2001 Paesi come la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti a vietare le adozioni dalla Cambogia.

Il Governo di Phnom Penh aveva eliminato il divieto all’inizio del 2013, ma la mancanza di meccanismi di protezione e di personale qualificato ha fatto slittare l’apertura delle richieste di adozione. Tra il 1987 e il 2009, ha riferito Nim Thoth, circa 3.800 bambini cambogiani sono stati adottati all’estero, soprattutto in Usa, Regno Unito, Francia e Italia.

L’auspicio è che questa volta l’annuncio non si fermi alle intenzioni, perché dal 2009 sono migliaia i bambini cresciuti in istituti, senza la possibilità di essere accolti in una famiglia. E per quelli che ormai hanno dodici, tredici anni la possibilità di essere adottati è purtroppo ridotta al lumicino.

Ai.Bi. è presente nel Paese asiatico fin dall’aprile 2006. Attualmente gestisce quattro asili – prossima l’apertura del quinto – che consentono alle donne cambogiane di lavorare, con la certezza che i loro bambini vengono accuditi con amore.  Un progetto che rientra nel sostegno alle famiglie fragili e nella prevenzione all’abbandono, su cui Ai.Bi. è fortemente impegnata nel Paese.