La conferma di Renzi arriva a “Porta a Porta”: “Un aereo italiano partirà oggi per prendere i bambini adottati in Congo”

rdcDopo il tweet pomeridiano, nella serata di ieri è arrivata anche la conferma televisiva. Nel corso di un’intervista rilasciata al giornalista Rai Bruno Vespa e trasmessa in prima serata nel corso di “Porta a Porta”, Matteo Renzi ha confermato la felice soluzione del caso dei bambini adottati in Congo.

“Ho appena dato il via libera – aveva twittato il premier poco dopo le ore 15 di ieri –: un aereo della Repubblica Italiana parte per il Congo per riportare i bambini adottati bloccati da mesi. #acasa”.

L’aereo, con a bordo il ministro Maria Elena Boschi, partirà oggi alla volta di Kinshasa. Il velivolo, messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio, dovrebbe atterrare domani mattina.

Dopo 8 mesi, quindi, la complessa vicenda dei 31 bambini congolesi adottati da 24 famiglie italiane, sembra giungere a una felice conclusione. La svolta è arrivata con la decisione del premier Renzi di gestire personalmente la trattativa con il presidente della Repubblica Democratica del Congo Joseph Kabila: un confronto che ha permesso finalmente di sbloccare una vicenda che per mesi ha tenuto con il fiato sospeso figli e genitori.

Quei genitori che, giunti in Congo a novembre con le pratiche per l’adozione già concluse, si erano visti negare la possibilità di portare a casa i loro figli. Per due mesi, le 24 coppie italiane sono rimaste in Africa nella speranza, vana, che tutto potesse risolversi. Fino al tweet liberatorio di ieri.

La positiva conclusione, ormai alle porte, della vicenda Congo, ridà speranza anche alle  altre 150 famiglie italiane, tutte con sentenza passata in giudicato, ancora in attesa di poter condurre a compimento il proprio iter adottivo nello stesso Paese africano. Per loro, la Cai si è impegnata a “svolgere un costante e intenso lavoro”.  L’auspicio è che Matteo Renzi non si dimentichi di loro e sia in grado di risolvere anche questa delicata situazione con la stessa celerità con cui sta portando a felice conclusione quella delle 24 famiglie la cui adozione è rimasta bloccata per 8 mesi.