La mia famiglia? L’ho ereditata da te. Quando i lasciti sostengono i progetti di accoglienza

Un gesto che diventa indelebile. Le strutture intitolate alla memoria dei donatori

Casa Caterina e Alloggio Angela nella Family House alle porte di Milano, Casa Pinocchio nel cremasco, Casa Tina, Alloggio Giuditta e Alloggio Maria nel milanese: numerose sono le strutture di accoglienza che sono nate anche e soprattutto grazie alla generosità di chi, al termine della propria esperienza terrena, sceglie di lasciare in eredità i propri alloggi o parte del proprio patrimonio a sostegno della creazione di family house o di comunità che accompagnano le madri in difficoltà e i loro bambini verso una progressiva indipendenza.

Un percorso, questo, che ha una doppia funzione: quella di proteggere donne fragili e quella di tutelare i loro bambini, permettendo a entrambi di crescere in un ambiente protetto e sotto la cura di uno staff specializzato, fino al raggiungimento della capacità di camminare sulle “strade della vita” con le proprie forze.

Quando una persona sceglie di compiere questo gesto d’amore, le strutture che nascono grazie a questa scelta vengono intestate a lei, rendendone il ricordo indelebile. Si tratta, quindi, di un gesto concreto, i cui effetti rimangono nel tempo.

Una particolarità di questa prassi di Ai.Bi. e Cooperativa Sociale AIBC è anche quella di consentire ai famigliari della persona che ha effettuato la donazione di visitare la struttura nata in suo nome e di venire informati dei progressi e delle attività che sono svolte al suo interno. Un modo per restare sempre informati sugli effetti benefici del gesto di solidarietà voluto dalla persona cara che ci ha lasciato. E, ovviamente, per conservarne sempre vivo il ricordo.

Con una donazione in memoria di una persona cara che purtroppo non si può più stringere a noi, sarà infatti lui o lei a stringere a sé un bambino che ha bisogno, contribuendo a cambiare completamente il suo presente e il suo futuro regalandogli una speranza di vita.