La regione Lombardia si converte: “bonus di 900€ alle famiglie adottive”. Risolutivo l’intervento di CARE.

bonus bebèAnche i piccoli aiuti giovano a qualcosa. La Regione Lombardia ha infatti emanato nuove misure di aiuto per le famiglie, già approvate dalla Giunta regionale nell’ambito dell’iniziativa del reddito di autonomia. Si tratta di due provvedimenti: un bonus famiglia e nidi gratis.

Il bonus famiglia si basa su un assegno di 150 euro mensili da sei mesi prima della nascita di un figlio a sei mesi dopo la nascita, fino a un massimo di 1800 euro con decorrenza da maggio 2016. Bonus previsto anche per le famiglie adottive, per un importo che va, a seconda del reddito, da 150 a 900 euro al mese dall’ingresso in famiglia del figlio adottivo.

Una vera e propria vittoria, dunque, per queste famiglie. Sì, perché la Regione Lombardia aveva inizialmente deciso di limitare la concessione del Bonus 2016 alle sole famiglie biologiche, ignorando il contributo che anche quelle adottive danno alla lotta contro la denatalità.

Per arrivare a questo traguardo, fondamentale è stata l’azione del Care (Coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie in rete) che prima ha promosso una petizione contro la mancata concessione del bonus alle famiglie adottive e poi ha incontrato l’assessore lombardo al Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale, Giulio Gallera.

L’incontro tra Gallera e i rappresentanti del Care, avvenuto giovedì 25 febbraio, ha permesso alle famiglie adottive di chiedere alla Regione Lombardia di rivedere i criteri di erogazione del bonus e di discutere le problematiche delle coppie adottive e le strade migliori per sostenerle.

“Il Governo – ha spiegato l’assessore Giulio Gallera – sta mettendo in campo degli interventi per il contrasto alla povertà mettendo a disposizione contributi per le famiglie che hanno un reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) di 3mila euro, quindi che si trovano in una situazione di povertà assoluta.

Per accedere al primo contributo è necessario che entrambi i genitori siano residenti in Lombardia e almeno uno dei due lo sia da 5 anni continuativi. La misura ‘Nidi Gratis’, invece, prevede l’azzeramento della retta, con decorrenza maggio 2016. Anche per accedere a questo contributo è richiesta la residenza in Lombardia per entrambi i genitori, di cui almeno uno residente da 5 anni senza interruzione.