La ricetta dell’accoglienza per Paola Binetti: “Banca dati delle famiglie accoglienti e affido internazionale”. Approvata all’unanimità mozione per i minori stranieri non accompagnati

binetti350Hanno ormai superato quota 6.000 i minori stranieri non accompagnati (misna) sbarcati lungo le nostre coste. Sembra che la politica italiana stia lanciando per loro un ponte di speranza. I partiti hanno elaborato diverse mozioni, riunite in seguito in un unico testo organico, approvato all’unanimità nella giornata del 24 giugno. Nel testo approvato convergono anche le interessanti proposte della mozione presentata dall’onorevole Paola Binetti (UDC).

Abbiamo moltissimi sbarchi, con molti bambini anche al di sotto dei 10 anni di età coinvolti, – dichiara l’on. Binetti – che troppo spesso vengono convogliati nei centri di accoglienza, i famigerati Cie. Le condizioni di vita in questi centri sono particolarmente frustranti per i diritti dell’infanzia, come il diritto alla salute, alla formazione, e il diritto più importante per un bambino: quello alla famiglia.” Un contesto nel quale, evidenzia Paola Binetti, “si ricrea la situazione che si veniva a creare un tempo negli orfanotrofi: l’anonimato delle relazioni.  Nella mia proposta c’è l’idea di valorizzare l’apertura culturale e la generosità delle famiglie italiane, molto spesso disponibili all’accoglienza.” E spiega la prima proposta: “E’ fondamentale avere da subito la disponibilità di un lungo elenco di famiglie accoglienti, vagliate e verificate, perché possano immediatamente accogliere i minori subito dopo lo sbarco, evitando loro di entrare nei Cie, che soprattutto nel caso dei minori accentuano il disagio, non si fanno garanti di uno sviluppo relazionale ed emotivo possibile soltanto con l’inserimento in una famiglia.”

La seconda proposta dell’onorevole Binetti si sofferma sull’istituto dell’affido internazionale, disciplinato dal Ddl di ratifica della Convenzione de l’Aja del 1996, approvato dalla Camera dei Deputati e ora all’esame del Senato. Con la sua approvazione definitiva, si consentirà di spezzare il traffico di esseri umani che ogni giorno si registra nelle acque del Mediterraneo. Perché sarà possibile operare direttamente lungo le coste africane per individuare i minori più bisognosi di accoglienza. E grazie alla generosità delle famiglie italiane, questi bimbi potranno raggiungere le nostre coste senza pagare cifre esorbitanti per salire a bordo di imbarcazioni precarie.

Dobbiamo riuscire a tutelare i diritti dell’infanzia mettendoli in primo piano a livello internazionale, – afferma Binetti – perché questo darà la cifra del grado di sviluppo della civiltà europea. Stiamo parlando di minori per i quali i genitori pagano tra i 1.800 e 2.000 dollari per garantire loro una speranza di futuro migliore. Vanno messe a frutto le migliori risorse del diritto e della solidarietà, sia in senso verticale, dalle Istituzioni ai bambini, sia in senso orizzontale, attraverso una rete di famiglie accoglienti.” L’affido internazionale garantirebbe infatti ai minori stranieri la certezza di un’accoglienza a misura di bambino, preservando questi giovanissimi migranti da trafficanti di esseri umani senza scrupoli.

Mi auguro che il semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, – conclude la Binetti – possa essere realmente il punto di svolta. Abbiamo voluto che le mozioni sui misna venissero ad approvazione proprio alla vigilia del semestre europeo per sollecitare il governo perché a sua volta solleciti l’Europa a dare una risposta a questa tragedia internazionale, offrendo ai minori stranieri un futuro migliore. Nel momento in cui questi bambini si possono radicare in un territorio, ne apprendono la lingua, ne assorbono i modelli di formazione, conservando la propria tradizione, saranno i migliori garanti di quelle situazioni ponte che creano fraternità e collaborazione tra i popoli. Saranno loro i primi testimoni della giusta accoglienza.”

Per favorire la giusta accoglienza, l’Associazione Amici dei Bambini, ha avviato mediante il progetto Bambini in Alto Mare, la ricerca di famiglie che desiderino aprire le porte delle loro case a un minore straniero non accompagnato. Sono già 1.300 le famiglie che hanno accordato la loro disponibilità. Se anche tu desideri offrire una speranza ai misna che sbarcano sulle nostre coste, visita il sito dedicato.