La sfida del Papa ai politici: “Sulla famiglia dovete rispettare la Costituzione”

papa-francesco-bambino350“La famiglia numerosa è una scuola di solidarietà e di condivisione, in un mondo segnato spesso dall’egoismo”. Lo ha detto Papa Francesco domenica 28 dicembre, festa della Sacra Famiglia, nel corso dell’incontro con una delegazione di circa 7mila tra nonni, genitori e figli – biologici, adottivi e affidatari – dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, che festeggiava il decimo anniversario della sua costituzione. L’incontro in una sala Paolo VI gremita è stata l’occasione, per il Pontefice, si rivolgere un appello ai politici italiani, chiedendo loro maggiore riguardo per le famiglie, in particolare quelle numerose. A questo proposito, Papa Francesco richiama l’articolo 31 della Costituzione, quello secondo cui la Repubblica deve agevolare la formazione della famiglia: un proposito che, secondo il Papa, “non trova adeguato riscontro nei fatti e resta nelle parole”.

“Ognuno dei vostri figli – ha detto il Pontefice – è una creatura unica, che non si ripeterà mai più nella storia dell’umanità. Quando si capisce questo, ossia che ciascuno è stato voluto da Dio, si resta stupiti di quale grande miracolo sia un figlio: un figlio è un miracolo che cambia la vita. Per questo Papa Francesco ha voluto ringraziare i genitori delle famiglie con tanti figli “per l’esempio dell’amore della vita” che essi custodiscono “dal concepimento alla fine naturale, pur con tutte le difficoltà e i pesi”. “Purtroppo le pubbliche istituzioni non sempre vi aiutano – ha quindi affermato il Papa riferendosi ai governanti e invocando “una maggiore attenzione della politica e degli amministratori pubblici a ogni livello, al fine di dare il sostegno previsto alle famiglie”.

“Se ogni famiglia è una cellula della società – ha spiegato Bergoglio – una famiglia numerosa è una cellula ancora più ricca e vitale. E lo Stato ha tutto l’interesse a investire su di essa.

La tendenza ormai consolidata, invece, è quella a un basso tasso di natalità, pari all’1,39%: “L’1% è niente” ha ammonito il Papa. Che ha poi ricordato come “i figli e le figlie di una famiglia numerosa sono più capaci di comunione fraterna fin dalla prima infanzia”.

L’appello a una maggiore attenzione da parte della politica è tornato poi nella preghiera che Papa Francesco ha rivolto a “tutte le famiglie più provate dalla crisi, dove il papà o la mamma hanno perso il lavoro e i giovani non riescono a trovarlo”. Concetti ripresi anche subito dopo, nel corso dell’Angelus, quando Bergoglio ha chiesto alla gente radunata in piazza San Pietro che non venga mai meno la solidarietà, “specialmente nei confronti delle famiglie che stanno vivendo situazioni più difficili per le malattie, la mancanza di lavoro, la necessità di emigrare”.

Un pensiero è stato rivolto anche ai nonni che “custodiscono in sé i valori di un popolo, di una famiglia, e aiutano i genitori a trasmetterli ai figli”.

Rivolgendosi all’Associazione Nazionale Famiglie Numerose – a cui in 10 anni hanno aderito circa 17mila dei 172mila nuclei italiani con più di 4 figli, per un totale di 120mila persone – il Papa ha detto: Ben venga una rete di associazioni familiari capace di essere presente nella società e nella politica. Ben vengano anche i movimenti ecclesiali, nei quali voi membri delle famiglie numerose siete particolarmente presenti e attivi”.

La pressante necessità di un maggiore impegno della politica nei confronti dei nuclei più numerosi è testimoniata anche dal presidente dell’Anfn, Giuseppe Butturini: “In Italia il dramma è fiscale – ha spiegato Butturini –. Che tu abbia 6 figli o 1, nella sostanza paghi uguale. Non c’è un fisco a misura di famiglie. Gli sgravi, gli assegni familiari sono irrilevanti. Per lo Stato i figli sono un fatto privato: non si rende conto che invece rappresentano la prima risorsa, se il Paese vuole avere un futuro”.

 

Fonti: la Repubblica, Avvenire, Corriere della Sera