La voce delle sedi: emozioni, successi e difficoltà di un lavoro sempre entusiasmante

Dai racconti delle mamme tornate finalmente a casa con i loro figli adottivi, ai ragazzi del nuovo corso post-adozione. Dall’impegno per cambiare la burocrazia all’emozione di premiare le insegnanti di una scuola che ha segnato la tua vita

I contributi di questa settimana esprimono le gioie, le riflessioni e le continue emozioni che caratterizzano il nostro lavoro basato su relazioni e rapporti interpersonali.

Sede di Mestre

La settimana si apre con allegre notizie: una chiacchierata informale con una mamma adottiva che non riesce a non condividere tutto il suo entusiasmo. Questi sono i momenti più belli del nostro lavoro, quando le famiglie, dopo le procedure, la lunga attesa intervallata, per fortuna, da incontri di approfondimento, i corsi, le telefonate di supporto e le fasi concitate della partenza con gli imprevisti sempre dietro l’angolo tra visti, prenotazioni rocambolesche, tamponi… finalmente partono per andare a incontrare i loro figli.
E poi tornano condividendo con la sede l’immensa gioia. Durante la telefonata si sentono in sottofondo due bimbe che rumoreggiano in giardino, mentre giocano con l’acqua e il papà. La telefonata è breve ma intensa. Breve solo perché la mamma, nel frattempo, ha ricevuto un gavettone e deve riprendere la “battaglia”!

Sede di Cagliari

Due episodi particolarmente significativi, uno faticoso l’altro piacevole.
Il primo è legato alle difficoltà che una coppia può trovare nell’approfondire il grado di consapevolezza sul progetto adottivo e nel passare dal figlio sognato al figlio reale. Passaggio non sempre scontato per il quale occorrono delicatezza, attenzione, ascolto.
Il secondo è l’incontro col nuovo gruppo di ragazzi in post-adozione. Emozione e innamoramento sono le sensazioni provate: emozione nell’ascoltare e osservare le loro fragilità e timidezze, ma anche la forza che li ha condotti fin qui. Innamoramento perché i ragazzi diventano subito parte di noi e noi diventiamo un riferimento solido per loro.

Sede di Bolzano

La sede evidenzia l’importanza di lavorare per una cultura dell’adozione in cui i decreti di idoneità non giungano vincolati: un decreto vincolato in cui la coppia può adottare solo un bambino tra lo zero e i tre anni è molto distante dalla realtà attuale dell’adozione internazionale.

Sede di Barletta

È stata la settimana di un’esperienza particolarmente emozionante: la partecipazione alla cerimonia di pensionamento di tre maestre, fra le quali la mamma della referente della Sede di Ai.Bi, che hanno ricevuto come regalo una donazione dal 3° Circolo Didattico N. Fraggianni di Barletta in favore di Ai.Bi. Puglia.
Floriana, la nostra referente, è stata invitata dalla dirigente a presentare Ai.Bi., la sede, le attività principali in Italia e all’estero e i progetti che si potrebbero sviluppare con la collaborazione delle scuole, ritenute interlocutori fondamentali per sostenere e aiutare i minori e le loro famiglie. Infine, c’è stata la consegna delle pergamene di ringraziamento appositamente prodotte.