La voce delle Sedi: ragazzi, famiglie, autorità… la vita si impara

Un aggiornamento su tutti i progetti che le sedi di Ai.Bi. in Italia portano avanti quotidianamente in favore dei bambini abbandonati, delle donne e delle famiglie del territorio. La settimana dal 7 all’11 giugno

Questa settimana la parola chiave delle attività delle sedi di Ai.Bi. in Italia è: “La vita s’impara”, dal titolo dell’ultimo libro di Alberto Pellai

La voce delle sedi: sede di Cagliari

Sono iniziati gli incontri per preadolescenti, che si mostrano alle psicologhe sotto un’altra veste: c’è chi si dimostra dolce e timido, chi sensibile, chi pronto a esplodere, chi osserva con un equilibrio interno inaspettato, chi vorrebbe “scappare”. Era stato richiesto loro un “semplice” disegno della propria casa e ognuno è riuscito a raccontarsi e a comunicare a che punto si trovi nel suo percorso di crescita.

Si sta dimostrando un gruppo che parte timidamente, voglioso di conoscersi e raccontarsi, che mostra le complessità del periodo preadolescenziale e ci pone di fronte alla doppia sfida di essere pronti, da un lato, a dare stimoli per saper leggere la loro complessità, dall’altro ad accompagnare i genitori in questo momento di cambiamento dei figli, spesso difficile da cogliere all’interno delle routines familiari.

La voce delle sedi: sede di Bolzano

Continua la raccolta di pensieri dei giovani adottati. Questa settimana ci colpisce particolarmente lo spunto di una ragazza sulla storia adottiva: “I bambini adottati devono avere la possibilità di crearsi una propria opinione sul loro passato e su come accoglierlo. Nel mio caso, anche se i presupposti iniziali non erano dei migliori, ho accettato molto bene il passato. Penso sia fondamentale che i genitori adottivi ci siano per rispondere a eventuali domande, ma credo non debbano trasmettere troppo la loro opinione: i bambini spesso hanno un’ottica meno critica degli adulti”.

Su un altro fronte, è iniziata, per il Progetto Neogenitorialità, la fase di raccolta dei bisogni delle neomamme migranti. Interessante scambio di esperienze culturali con alcune donne migranti sul pensiero africano e quello europeo in merito alla cura ed educazione del bambino. Alcune frasi ci fanno pensare: perché non urlate ai bambini? Perché lo svezzamento lo fate non quando il bambino è pronto ma in tempi precisi? Perché guardate le persone più anziane negli occhi? Da noi non è segno di rispetto ma di disprezzo. Abbiamo molto su cui riflettere.

Sede di L’Aquila e Salerno

Il 9 giugno si è tenuto l’incontro con AGIA, autorità garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, e gli studenti di L’Aquila e Salerno che stanno partecipando al progetto La scuola di e per la Comunità con il contributo del Ministero dell’Istruzione, Pane e Olio 2.0 e fondazione SNAM. La dott. Carla Garlatti si è detta felice ed emozionata, evidenziando come il progetto è nel pieno spirito dell’educazione che passa dal coinvolgimento della comunità. Ha inoltre invitato di ragazzi a perseverare nei loro obiettivi con entusiasmo e determinazione. Erano presenti anche due ragazzi della Calcedonia di Salerno molto emozionati per l’esperienza. I ragazzi hanno raccontato come grazie al loro impegno, alla disponibilità dei docenti, alla collaborazione tra compagni stessi e al progetto, stanno restando al passo con lo studio, importante per il loro futuro. Uno dei due ragazzi, di origini dello Sri Lanka, ha raccontato la difficoltà vissuta per la pandemia, visto che è arrivato in Italia poco prima, e di come il progetto lo stia aiutando molto nello studio.
Pensiero di Antonella: forse oggi non capiscono al cento per cento il privilegio di essere stati ascoltati dall’Autorità Garante, ma in futuro ripensando a quel momento, lo faranno spero con soddisfazione.

Sede di Firenze

Finalmente questa settimana è stato fatto un colloquio di rientro di una famiglia “boliviana”: la sensazione è che si riparta! L’affiatamento familiare per i due mesi all’estero è andato benissimo, nonostante covid e incertezze. Sono arrivati all’aeroporto di Madrid senza la certezza che li facessero imbarcare! Affrontare incertezze e paure, viaggiare navigando a vista e tornare felici a casa in tre. Grande ottimismo in casa Ai.Bi.!