“L’adozione? Il più grande atto di giustizia umana al limite del divino”

Nel mese di gennaio si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie, una proposta delle famiglie della comunità La Pietra Scartata che per tale iniziativa si ritrovano il primo sabato di ogni mese coinvolgendo le proprie parrocchie, i gruppi e le comunità locali. Commento e preghiere sono a cura di Donatella e Adalberto Pacillo (Comunità Regione Campania)

Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18)

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. (…)

Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

Commento

L’Apostolo Giovanni ci introduce al suo racconto della vita pubblica e della predicazione di Gesù con riflessioni che, rimarcando la peculiarità del protagonista delle vicende narrate, conferiscono ad esse uno spessore ed un punto d’osservazione particolari. Prima dell’irrompere di Cristo nella storia della salvezza degli uomini Dio aveva parlato più volte al popolo ebraico attraverso i profeti – per ultimo Giovanni Battista – perché modificassero i loro comportamenti empi, indegni ed irrispettosi, ma era stato poco ascoltato. Per tale ragione, con un gesto estremo di amore verso le sue creature umane, Egli si fece uomo tra gli uomini nella persona del suo figlio Unigenito per indicare loro direttamente la strada della redenzione ed offrirsi come vittima innocente sacrificale ad espiazione del male da essi commesso.

Nel prologo del suo vangelo Giovanni ci ricorda che l’uomo che aveva predicato alle genti ed era morto sulla croce era lo stesso nostro Creatore, e lo fa con affermazioni dogmaticamente ispirate e solo apparentemente incomprensibili. Prima della creazione, da sempre, lo Spirito Divino – che avrebbe generato ogni cosa – aleggiava solitario, avendo quindi se stesso come termine di ogni relazione: Egli era insieme soggetto ed oggetto di amore, Padre e Figlio. Da sempre lo Spirito Creatore prefigurava inoltre l’universo con le sue creature e con l’uomo – che avrebbe plasmato a Sua immagine – posto a custodia della creazione ed amato come figlio. Ora noi, che abbiamo ricevuto i vangeli e siamo stati resi consapevoli di tutto ciò, avendo una strada tracciata per la nostra salvezza, dobbiamo divenire meritevoli del privilegio conferitoci di essere figli di Dio vivendo secondo gli insegnamenti che ci sono stati dati. Per tale ragione dobbiamo impegnarci a vivere praticando la giustizia, la pace, l’amore verso il prossimo ed il soccorso ai più deboli ed agli emarginati. In particolare – tra questi – dobbiamo occuparci dei più fragili ed indifesi, ovvero di quei bambini che vivono in zone di guerra o in paesi colpiti da disastri naturali per i quali manca spesso persino l’indispensabile per nutrirsi ed esse curati; dobbiamo altresì occuparci – per quanto possiamo – di tutti i minori che vivono l’abbandono non avendo accanto nemmeno la mamma ed il papà per ricevere il dono di un sorriso o di una carezza.

Preghiamo

Nel primo mistero gaudioso ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine

Preghiamo perché ad ogni bambino che nasce vengano assicurati un’accoglienza ed un accudimento familiare amorevoli e la prospettiva di un sereno e dignitoso percorso di vita.

Nel secondo mistero gaudioso ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta

Preghiamo perché i governanti della terra promuovano l’eguaglianza tra gli uomini – rimuovendo ogni discriminazione tra essi – e la tutela della dignità della vita sin dal suo dischiudersi.

Nel terzo mistero gaudioso ricordiamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme

Preghiamo perché venga sconfitta la cultura dello scarto ed ogni bambino – anche se orfano od abbandonato – possa trovare amore e relazioni in una famiglia disposta ad accoglierlo come figlio.

Nel quarto mistero gaudioso ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe

Preghiamo perché le operatrici e gli operatori che ogni giorno provvedono al soccorso dei bambini più svantaggiati sappiano trovare in se stessi sempre nuove e rinnovate motivazioni per il loro impegnativo e delicato lavoro.

Nel quinto mistero gaudioso ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio

Preghiamo perché non vengano mai meno da parte dei genitori l’attenzione e le cure di cui i loro figli hanno bisogno per la loro crescita psicologica ed umana.