Lampedusa ricorda i 10 anni dalla strage di migranti. La solidarietà e l’accoglienza di Lillo e della sua famiglia

Il  3 ottobre del 2013, a poche miglia da Lampedusa, un tragico naufragio ha portato alla morte di 368 migranti. A 10 anni dalla terribile strage, ritroviamo Lillo Maggiore e la sua famiglia, che, con Ai.Bi., sono diventati un punto di riferimento per tanti minori che sbarcano nell’isola, ancora oggi

L’isola di Lampedusa è un luogo di approdo e di speranza per migliaia di persone che fuggono dalla guerra, dalla povertà e dalla violenza.
Sono migliaia i migranti che sono morti proprio nel tentativo di trovare una nuova vita e oggi ricorre una data particolarmente tragica legata ai flussi migratori: il 3 ottobre del 2013, 368 persone morirono a poche miglia dalle coste di Lampedusa. 

La storia di Seydou accolto da Lillo e dalla sua famiglia

In questa occasione, vogliamo però ricordare un episodio, che coinvolge Ai.Bi., e che ci dà speranza: quella di Lillo Maggiore e di Seydou.
Lillo è un assistente amministrativo che vive sull’isola con la famiglia che dopo aver seguito un corso per l’affido con Ai.Bi. aveva deciso di accogliere in casa sua il giovane Seydou, arrivato a Lampedusa dopo aver attraversato il mare su una carretta partita dalla Libia.
Oggi, Seydou ha 25 anni e lavora in un supermercato a Lampedusa.
Con il suo stipendio riesce anche a mantenere la sua famiglia di origine in Senegal.

L’accoglienza di Lillo e della sua famiglia

Ma Seydou non è stato l’unico migrante accolto da Lillo. Infatti, nel 2013, dopo quel tragico naufragio che causò la morte di 368 persone, l’uomo ospitò in casa sua Alex e Teame, due ragazzi eritrei sopravvissuti alla tragedia.
E in questi giorni, nei quali a Lampedusa sono arrivati migliaia di migranti in cerca di speranza, Lillo ha preparato da mangiare e aiutato un gruppo di ragazzi provenienti dal Burkina Faso e dal Gambia.
Un esempio di solidarietà e umanità, che dimostra come si possa fare la differenza nella vita di chi ha bisogno. La sua storia è una storia di speranza, che merita di essere raccontata e condivisa.