Lampedusa: assegnati 20 milioni di Euro per fronteggiare l’emergenza sbarchi

LETTA E NICOLINIS’intravvede una luce in fondo al tunnel: fra i provvedimenti presenti nella tanto discussa legge di Stabilità, approvata dal Senato, c’è l’assegnazione di ben 20 milioni di Euro all’Isola di Lampedusa, quale corrispettivo per i disagi causati dall’arrivo continuo dei profughi e dai drammatici naufragi dello scorso ottobre. Si tratta di un primo, timido intervento del governo per far fronte all’emergenza sbarchi, cui si spera seguirà presto un impegno preciso del Ministero degli Interni per sbloccare il sistema dell’accoglienza predisposto dalle organizzazioni umanitarie che da mesi operano sul campo, tra cui Amici dei Bambini.

Letta è stato di parola”, ha commentato Giusi Nicolini, sindaco della comunità isolana, che ha definito la decisione “un’azione concreta per aiutare Lampedusa a superare il deficit di crescita e civiltà.

Il finanziamento verrà erogato in tre tranche, nel corso dei prossimi tre anni: 10 milioni nel 2014, 5 nel 2015 e 5 nel 2016.

I fondi stanziati dal governo saranno utilizzati per fare uscire le isole Pelagie dalla marginalità,” ha dichiarato il sindaco Nicolini, “realizzando opere e interventi necessari e urgenti per migliorare la qualità della vita dei cittadini e assicurare un livello di accoglienza dignitoso per quanti passano da qui, migranti o turisti che siano”.

L’inserimento dell’“emendamento Lampedusa” nella legge di stabilità segue l’incontro avvenuto a Palazzo Chigi tra Enrico Letta e il Sindaco Nicolini, lo scorso 5 novembre, in occasione del quale la prima cittadina siciliana chiese al premier – fra le altre cose – risorse per ristrutturare la rete fognaria dell’isola e per compensare la copertura dei mezzi di trasporto che fanno la spola, via aerea e via mare, tra Lampedusa e la terraferma. In tale occasione, Letta aveva anche garantito che avrebbe predisposto “un tavolo tecnico per rivedere gli standard dell’accoglienza e per destinare in modo efficiente i fondi promessi dall’Unione Europea”. Un’altra promessa che si spera verrà mantenuta.