Lasciti solidali. Come scegliere un’associazione che aiuta i bambini alla quale destinare parte del proprio testamento? 

Scegliere a chi donare un lascito  dopo la morte è una decisione importante, che richiede riflessione e informazione. Se si vuole sostenere una causa sociale, come quella dei bambini in difficoltà, è bene conoscere le caratteristiche e le attività delle associazioni non profit che si occupano di questo settore

Fare un lascito solidale significa donare una parte dei propri beni, o anche solo una somma di denaro, a una o più associazioni, fondazioni o enti non profit che si occupano di cause umanitarie, sociali, culturali o scientifiche. Si tratta di un gesto di generosità e responsabilità che può fare la differenza nella vita di tante persone, in particolare dei bambini, che sono spesso i più vulnerabili e bisognosi di aiuto.
Ma come si fa a scegliere a chi destinare il proprio lascito solidale? Quali sono i criteri da seguire per individuare le organizzazioni più affidabili e trasparenti? E quali sono le modalità per esprimere la propria volontà testamentaria?
Innanzitutto, è bene aver chiara quale mission si interessa sostenere.

Il supporto ai bambini abbandonati

In Italia, ci sono molti enti non profit come Ai.Bi., impegnati a sostenere bambini. Associazioni che operano in diversi ambiti, come l’assistenza sanitaria, l’educazione, l’integrazione, la prevenzione e il superamento dell’abbandono, la cooperazione internazionale, la ricerca e la tutela dei diritti.
Oltre alla mission, per scegliere l’associazione più adatta alle proprie aspettative e ai propri valori, si possono seguire alcuni criteri, come:

La trasparenza: è importante verificare che l’associazione renda pubblici i propri bilanci, le proprie fonti di finanziamento, i propri obiettivi e i propri risultati, attraverso il proprio sito web, i propri documenti e i propri canali di comunicazione.

L’efficacia: è opportuno valutare che l’associazione abbia una chiara missione, una strategia coerente, dei progetti concreti e misurabili, e che sia in grado di monitorare e valutare l’impatto delle proprie azioni.
L’affidabilità: è consigliabile controllare che l’associazione sia iscritta agli albi, agli elenchi o ai registri previsti dalla normativa vigente, che rispetti le regole fiscali e che sia sottoposta a verifiche da parte di enti esterni, come revisori dei conti o organismi di certificazione.

La destinazione: a quale attività sarà destinata la somma del lascito?

Per esempio, l’associazione Ai.Bi. destina i lasciti alle strutture di accoglienza: case famiglia, comunità educative per adolescenti, appartamenti di alta autonomia, comunità mamma-bambino, etc.
(qui qui).
Questi centri possono anche essere visitati, così da permettere al donatore di conoscere meglio la realtà e le persone che l’associazione sostiene e coinvolge.

Il ricordo del donatore

Alcune associazioni ricordano il donatore con segni alla memoria: Ai.Bi. intesta le comunità con il nome del donatore in modo che il suo nome venga sempre ricordato e, all’interno della cappella nella sede dell’associazione, vengono affisse delle targhe con i nomi dei donatori e l’anno in cui hanno iniziato la loro “nuova vita”: saranno così sempre ricordati nelle preghiere delle famiglie di Amici dei Bambini.

Per scegliere un’associazione alla quale destinare il proprio lascito, si può anche contattare direttamente l’ente, per chiedere informazioni, chiarimenti e approfondimenti.

Infine, partecipare alle iniziative, agli eventi di raccolta fondi e di sensibilizzazione, è un modo per entrare in contatto con la comunità e con i valori dell’associazione.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.