Le coppie non fanno figli? Mandiamole in vacanza!

 fare figli“Fai un bambino, vincerai una vacanza!” E’ questa l’originale iniziativa ideata da un’agenzia viaggi danese, la Spies Travel, per contribuire a innalzare il tasso di natalità nel Paese scandinavo, fermo a un misero 10 per mille. L’esempio è stato recentemente seguito anche in altre parti del mondo occidentale, dove il calo della natalità si è fatto sempre più preoccupante e le istituzioni hanno dovuto lavorare di fantasia per cercare di incentivare le nascite.

L’agenzia danese, al grido “Fallo per la Danimarca”, dal comprensibile doppio senso, propone alle coppie offerte di viaggio nel periodo di maggiore fertilità della donna, ben sapendo che il 10% dei piccoli sudditi della regina Margherita vengono concepiti proprio durante un periodo trascorso fuori casa. Se nel corso della vacanza la donna rimane incinta, la coppia potrà partecipare a un concorso che prevede tra i premi finali una vacanza premio per tutta la famiglia e una fornitura gratuita di prodotti per il neonato per 3 anni.

In Germania è direttamente lo Stato a incentivare economicamente l’incremento delle nascite. Per ogni bambino residente, la famiglia può intascare un assegno mensile fino al compimento dei 18 anni da parte del minore. Si parte dai 184 euro al mese per il primo figlio e si arriva ai 215 euro per il quarto figlio e gli eventuali successivi. Inoltre, se un genitore decide di non tornare subito al lavoro e di restare ad accudire il neonato, il governo gli garantisce una somma di denaro a parziale copertura dello stipendio non percepito.

La crisi delle nascite non colpisce solo l’Europa. In Corea del Sud, per esempio, il governo ha istituito una sorta di piattaforma per appuntamenti al buio. Un’iniziativa alla quale, fino a oggi, hanno già aderito più di 20mila persone, speranzose di trovare così l’anima gemella con la quale contribuire ad assicurare al Paese un futuro roseo e popoloso. Quest’ultima è la speranza anche del Ministero del Welfare di Seul, desideroso di rilanciare il tasso di natalità ridotto all’8,42 per mille.

Il sistema degli incentivi alle nascite sembra dare invece i suoi frutti in Francia, dove il tasso di procreazione è tra i più elevati in Europa: il 12,7 per mille. Qui, i redditi meno alti hanno diritto ad alcuni bonus, che possono arrivare fino a 1.000 euro per ogni neonato. Per le madri che riprendono a lavorare dopo il parto, invece, è previsto un assegno, tra i 200 e i 700 euro mensili, variabile in base al reddito, al fine di poter coprire le spese per le baby-sitter. In Francia quella degli incentivi alle nascite è una tradizione antica. Già nel 1921, infatti, le ferrovie francesi istituirono la Carta Sncf che ancora oggi permette alle famiglie più numerose di usufruire di sconti su treni e metropolitane, nei musei, in alcuni supermercati e parchi di divertimento.

 

Fonte: il Giornale (22 aprile 2014)