“Le mamme affidatarie non sono come sassi di Stonehenge: vanno sostenute”

luciana_littizzetto1 200Il volto pubblico di Luciana Littizzetto è quello dell’irriverente e graffiante cabarettista, capace di far salire l’audience con le sue battute. Regalare risate e divertimento amaro al pubblico televisivo è il suo lavoro, anche se lei di sé dichiara: “Faccio la cretina per professione”. Lontano dal palcoscenico, nella vita privata, Luciana è una donna che ha fatto scelte importanti, ritenendole quasi un ‘dovere sociale’.

Insieme con il compagno Davide, ha deciso di aprire la propria casa a due fratellini che all’epoca avevano 11 e 8 anni. «Da mamma affidataria – rivela la Lucianina nazionale- ho scoperto che non era solo una ‘cosa sociale’, perché i bambini quando arrivano a casa vogliono la mamma, e piangono, e hanno la febbre. Chiedono di avere punti di riferimento certi. Di più. Hanno bisogno di avere una mamma e un papà». La Littizzetto non nasconde le difficoltà iniziali, alle quali ha risposto con tenacia e ironia. Inutile aspirare a esser e la ‘mamma perfetta’, meglio riuscire a fare la mamma che si è. Questo il suo consiglio.

L’affido è un’esperienza che Littizzetto incoraggia. Intervistata dal quotidiano LaStampa.it, riflette:«In questo periodo storicosociale di grande difficoltà è una risorsa importante trovare altre famiglie disponibili ad accogliere per un pezzo di strada i figli di altre famiglie in difficoltà». Poi aggiunge: «Le famiglie d’origine devono essere protette e messe in piedi. Ma a volte ci sono situazioni, parlo da mamma affidataria, che si cerca ostinatamente di metterle insieme, ma non possono oggettivamente ritornare all’armonia originaria». Di qui l’importanza – ribadita dalla Littizzetto – di sostenere anche le famiglie affidatarie. «Perché– ironizza- anche noi non siamo dei sassi di Stonehenge».

fonte : LaStampa.it