“Sei mio figlio! Sei mia figlia..!” : la commovente e dolcissima lettera di Luciana Littizzetto a tutti i figli adottivi!

 L’ uragano di comicità Luciana Littizzetto spiazza il pubblico di “Stasera CasaMika” (Rai2) recitando una lettera scritta di suo pugno a tutti i figli adottivi o affidatari, facendosi portavoce di tutti i genitori “di cuore” che hanno scoperto la meraviglia dell’adozione e dell’affido.

Perché i figli nati solo dal cuore, sono più figli ancora degli altri…” è il monologo sull’adozione e l’affido di Luciana Littizzetto di martedì 14 novembre 2017 nel programma “Stasera CasaMika” in onda su Rai2 .

Più che una lettera, le sue parole suonano come una delle poesie d’amore più romantiche che mai siano state scritte sul tema dell’adozione.
La sua poesia si trasforma poi in un inno all’amore incondizionato, che si è nutrito di attesa, desiderio e pazienza nel tempo dell’attesa; parole che fanno commuovere ed emozionare la stessa attrice nel momento in cui le pronuncia.
L’inno diventa poi appello per tutti i figli adottivi, che possono sentirsi spaventati, che hanno paura di fidarsi e di poter essere nuovamente abbandonati.
Si conclude, con voce dura, che vorrebbe rompersi in pianto, la splendida lettera: “SEI MIO FIGLIO! SEI MIA FIGLIA!”.
L’adozione è una cosa meravigliosa… e Luciana Littizzetto l’ha raccontata magnificamente con l’intensa e breve lettera di cui riportiamo il testo:

Ho qui una lettera per te, bambino o bambina che sei stato adottato. L’ho scritta in nome di tutte le mamme e di tutti i papà adottivi e affidatari; s’intitola: “lettera ad un bambino rinato” e dice così:

Caro te, che sei femmina o sei maschio, poco importa;
te, che non sei nato dalla mia pancia, ma dal mio cuore;
te, che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti  dicono che ci somigliamo,
te, che la vita è bastarda perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro e non hai potuto scegliere… nessuna delle due volte;
te, che una mamma ce l’avevi, ma poi ne è arrivata un’altra, e adesso ne hai due…ed è un gran casino;
te, che sei da maneggiare con cura, come c’è scritto sulle robe fragili; che sei fatto di spine, ogni tanto pungi… e ti dispiace; che a volte non ci sei dentro, che vuoi scappare, ma non sai da cosa;
te, che per paura di essere lasciato, lasci; che non ti fidi mai;
te, che “dimmi che mi vuoi bene, ma dimmelo venti volte di seguito”;
te, che “posso venire nel letto con te?.. e dimmi che non mi lasci anche tu”;
te, che è vero che sei un figlio o una figlia diversa, perché i figli nati solo dal cuore, sono più figli ancora degli altri;
sei 
un figlio al quadrato, alla terza, alla quarta, alla quinta potenza;
perché sei stato l’attesa, il mistero, la pazienza, la tenacia… il senso definitivo di tutto!
Se ci fosse una misura dell’amore ti direi che il mio amore per te non sta dentro una piscina olimpionica;
se lo misurassi in kilometri, sarebbe lungo come la Salerno – Reggio Calabria, la Transiberiana e la curva dell’arcobaleno;
se fosse mare, tutti gli oceani messi insieme;
e se fosse cielo, una galassia intera, un miliardo di stelle sarebbero tutte per te… e sei non sei convinto, voglio ripetertelo ancora: SEI MIO FIGLIO, SEI MIA FIGLIA, IN OGNI ISTANTE, DI OGNI MINUTO, DI OGNI ORA DELLA MIA VITA E NON POTREI MAI, DI TUTTO IL MONDO DEI MAI, FARE A MENO DI TE.

Per questo, ti do tutti i baci che ho. 

Luciana Littizzetto