L’incontro a Cuba fra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca: “La famiglia si fonda sul matrimonio, atto di amore fra un uomo e una donna”

papa e kyrillIl testo della Dichiarazione congiunta firmata al termine delle due ore di colloquio tra il Papa e il Patriarca di Mosca a Cuba è un documento che entrerà nella storia. I temi toccati sono molteplici: dalla richiesta alla comunità internazionale affinché intervenga per prevenire l’ espulsione dei cristiani dal medio oriente; la situazione in Siria, Iraq e nel nord Africa alla difesa della famiglia tradizionale, tema assai caro al Patriarcato di Mosca – un accenno lo ha fatto nel suo discorso a braccio anche Kirill.

Famiglia che, si legge, “è il centro naturale della vita umana e della società. Siamo preoccupati dalla crisi della famiglia in molti paesi. Ortodossi e cattolici condividono la stessa concezione della famiglia e sono chiamati a testimoniare che essa è un cammino di santità, che testimonia la fedeltà degli sposi nelle loro relazioni reciproche, la loro apertura alla procreazione e all’educazione dei figli, la solidarietà tra le generazioni e il rispetto per i più deboli”.

Un punto che in Italia sta avendo vasta eco, in virtù del dibattito parlamentare sul disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, è quello che si legge poco dopo: “La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e di una donna. È l’amore che sigilla la loro unione ed insegna loro ad accogliersi reciprocamente come dono. Il matrimonio è una scuola di amore e di fedeltà. Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di paternità e di maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna nel matrimonio, santificato dalla tradizione biblica, viene estromesso dalla coscienza pubblica”.

Ferma condanna anche perlo sviluppo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, perché la manipolazione della vita umana è un attacco ai fondamenti dell’esistenza dell’uomo, creato ad immagine di Dio. Riteniamo che sia nostro dovere ricordare l’immutabilità dei principi morali cristiani, basati sul rispetto della dignità dell’uomo chiamato alla vita, secondo il disegno del Creatore”.

Insomma il documento finale dell’incontro fra Papa Francesco ed il Patriarca di Mosca Kyrill affronta in modo chiaro ed inequivocabile la difesa della famiglia, nelle sue forme tradizionali: matrimonio uomo-donna, procreazione naturale e non assistita, no alle unioni civili. Insomma una santa alleanza su matrimoni e valori non negoziabili.

Un documento che, come sollecita Papa Francesco, non va letto come “una dichiarazione politica o sociologica ma come una riflessione pastorale comune di due vescovi che si sono incontrati“. Con Kirill, ha confidato in proposito Francesco, sempre parlando ai giornalisti appena dopo il decollo, “abbiamo individuato punti chiari che preoccupano tutti e due“. E tra questi la dichiarazione elenca anche l’aborto, con “milioni di vittime innocenti” e all’eutanasia