Lockdown. Scuola in DAD. Si tirano le somme: 4 studenti su 10 non avevano mai utilizzato un pc

Della DAD il 57% degli studenti delle superiori ha apprezzato la minor perdita di tempo negli spostamenti. Uno studente delle superiori su 5  la maggiore autonomia nello studio e il 20% il modo più moderno di studiare

A marzo 2020, il primo lockdown dovuto alla pandemia ha segnato lo spartiacque tra la vita di prima e la quotidianità di oggi, anche a scuola.

Abbiamo bene impressi nella mente i dibattiti politici che hanno coinvolto anche la società civile, sulla scelta più idonea da mettere in pratica  per permettere ai ragazzi di proseguire il proprio percorso di studi, con l’Italia divisa tra lezioni in presenza e didattica a distanza.

Certo è che, se questa pandemia, per i giovani è stata faticosa: più isolati, con minori interazioni sociali, sempre sul web, è pur vero che a causa dell’odioso virus, anche il nostro Paese si è dovuto rimboccare le maniche e spingere sull’acceleratore della tecnologia: argomenti di punta connessione veloce e pc, smartphone o tablet per tutti.

Con l’arrivo del coronavirus, ospite inatteso, imprevisto e indesiderato, anche l’Italia ha dovuto fare i conti e (farli presto) con il fenomeno della povertà educativa digitale.

Il 37.5% degli adolescenti, non aveva mai usato il computer a scuola

Orizzonte Scuola rende noto, come da un questionario somministrato ad un campione di 772 studenti di 13 anni, in 11 città italiane, si sia appreso come il 37.5% degli adolescenti, nell’era pre covid non abbia mai usato il computer a scuola, il 34.5% lo abbia utilizzato per qualche volta al mese, il 16.8% qualche volta a settimana e l’11.2% tutti i giorni.

L’avvento della DAD sembra quindi, aver creato una vera e propria rivoluzione, in questo caso, ci viene da dire, tutt’altro che negativa!

Ma non basta. Da un’indagine realizzata dal Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD su oltre 10.500 studenti italiani, con l’obiettivo di conoscere gli stili di vita dei giovani di età compresa tra i 13 e i 19 anni e riportato sempre da Orizzonte Scuola emergono ulteriori dati interessanti.

Se è pur vero, infatti, che la difficoltà di seguire le lezioni a distanza per gli studenti è stato il problema maggiore (47% negli istituti tecnici e professionali, 42,7% nei licei e 37,2% nelle scuole medie inferiori) è pur vero che della didattica a distanza gli studenti hanno anche apprezzato la minor perdita di tempo negli spostamenti e quindi la maggior comodità (57% degli studenti delle superiori), mentre uno studente sempre delle superiori su 5 ne ha valutato positivamente anche la maggiore autonomia nell’organizzazione dello studio e il 20% il modo più moderno di studiare.

Insomma, della DAD, tirando un po’ le somme, non sembra essere tutto da buttare anzi, sempre secondo il sondaggio il 45% degli studenti delle superiori e il 40% di quelli delle medie ritengono possa essere uno strumento valido anche per il futuro, integrando le amate lezioni in presenza con alcune attività on line.