Lombardia: aiutare anche chi sceglie la strada dell’adozione

lombardiaI costi della fecondazione eterologa in Lombardia restano a carico delle coppie che ne fanno richiesta. Esattamente come accade per le adozioni. Lo ha deciso martedì 23 settembre la maggioranza del Consiglio Regionale che ha votato compatta contro le mozioni, tra loro molto simili, presentate da Partito Democratico, Lista Ambrosoli e Movimento 5 Stelle. I 3 gruppi di opposizione chiedevano di modificare la delibera della Giunta Maroni che, il 12 settembre, aveva regolamentato l’eterologa in Lombardia. Nelle mozioni si chiedeva di equiparare i costi di accesso a questa pratica di fecondazione assistita a quelli in vigore per la fecondazione omologa: ovvero un ticket di 60 euro, anziché i 3mila previsti. Inoltre veniva chiesto alla Regione Lombardia di adoperarsi, nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, affinché le linee guida sull’eterologa fossero le stesse adottate in tutte le Regioni.

Niente da fare quindi per le opposizioni, che con la Vicepresidente del Consiglio Regionale Sara Valmaggi del Pd, parlano di una “delibera sbagliata, ingiusta e iniqua, che consentirà solo ai ricchi di poter scegliere di rivolgersi a centri privati o altrove e di pagare per avere un figlio con questa tecnica”.

Soddisfatti, invece, gli esponenti della maggioranza e della Giunta. L’assessore alla Sanità, Mario Mantovani, commenta: “Su questioni così delicate, in cui gli argomenti di scienza e di coscienza si vanno a sovrapporre, è arrivato un grande segnale di responsabilità ed equilibrio.

Inevitabile, a quel punto, che il pensiero corresse alle adozioni. A tal proposito, il Nuovo Centro Destra sta preparando una mozione, che probabilmente incontrerà il parere favorevole di tutta la maggioranza, in cui si impegnerà la giunta a spingere sul Governo perché aiuti le reti che si occupano di adozione. “Abbiamo deciso di definire regole e modalità chiare  – ha affermato l’esponente Ncd Stefano Carugoper tutelare i più deboli e fragili, cioè i bambini, e ribadire la nostra idea di famiglia naturale. Ci chiediamo perché tanto rumore si stia sollevando sull’eterologa a fronte del silenzio che circonda il tema dell’adozione. Un percorso duro e logorante, anche a livello economico, che coinvolge molte famiglie che in modo libero e autonomo decidono di aprire le loro case, senza sostegni e aiuti da parte dello Stato”.

 

Fonti: Avvenire, Il Giornale