Dopo Abruzzo, Lazio, Molise, Toscana, Trentino, Sardegna, Valle D’Aosta si muove anche la Lombardia:aperte le candidature per tutor minori stranieri non accompagnati

In Lombardia è ora possibile candidarsi come tutor dei minori stranieri non accompagnati. Mercoledì 19 giugno sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia è stato pubblicato l’avviso per la selezione, la formazione e l’iscrizione negli elenchi dei tutori volontari per i minori stranieri soli della regione come previsto dalla legge del 7 aprile 2017. Non è però fissato un termine di presentazione. L’avviso si rivolge a cittadini che abbiamo compiuto il 25esimo anno di età e i candidati dovranno sostenere un colloquio di idoneità.

Il numero di minori stranieri non accompagnati presenti in Lombardia è più che raddoppiato. Solo a Milano negli ultimi cinque anni i minori stranieri soli sono passati da 300 a 700.

Nel bando si richiede di farsi carico non solo della rappresentanza giuridica ma di promuovere anche una sorta di “genitorialità sociale” e di cittadinanza attiva. I cittadini che daranno la loro disponibilità dovranno vigilare sul benessere psico-fisico del tutelato, amministrare l’eventuale patrimonio, seguire percorsi formativi, scolastici ma anche di ricongiungimento famigliare dei minori non accompagnati.

Un reclutamento di volontari che si candidano a esercitare gratuitamente la responsabilità genitoriale per i minori già presenti o in ingresso sul territorio nazionale.

Da oggi inizieremo concretamente a confrontarci con i numeri, per sapere come risponderanno i lombardi a questa sollecitazionecommenta Massimo Pagani, Garante regionale per l’Infanziain prima battuta possiamo stimare che servano almeno mille volontari, ma questa sarà l’occasione per avere una geografia precisa e definitiva del fenomeno sul territorio lombardo”.Tra le maggiori criticità ci sarebbe la previsione delle risorse da parte del Governo: “Già oggi mancano i fondi per sostenere adeguatamente la formazione dei tutori – commenta Pagani – ma soprattutto la legge non ha stimato i costi dell’organizzazione e della gestione di questa macchina che coinvolge Regione, Garante,Tribunali ordinari e Tribunali dei minori”.

Il fac-simile della domanda, che sarà a breve presente sul portale del Consiglio regionale della pagina dedicata al Garante, è scaricabile QUI.

Di là dalle criticità bisogna partire dalla consapevolezza che i minori stranieri non accompagnati sono solo bambini ed adolescenti.

I minori stranieri solo che approdano sulle nostre coste non solo sono aumentati ma hanno una diversa fisionomia. Non sono più i giovani adulti  partiti alla ricerca di lavoro di qualche anno fa, oggi, sono sempre più adolescenti o poco più che bambini in fuga dal proprio Paese, provati da viaggi improbabili, violenze, prevaricazioni. Minori che richiedono protezione e un’accoglienza giusta e familiare: quella che AiBi promuove da diversi anni con il progetto Bambini in Alto Mare.

Che questa sia la strada giusta per una accoglienza giusta e diffusa!