Lunedì 16 ottobre. La grande famiglia di Ai.Bi. abbraccia la Delegazione moldava in visita alla sede nazionale. Progetto UE per careleavers.

Amici dei Bambini incontra e abbraccia la Delegazione di autorità pubbliche nazionali e locali e di rappresentanti della società civile proveniente dalla Moldova. L’appuntamento è in programma lunedì prossimo, 16 ottobre. La visita della sede centrale di Ai.Bi, a Mezzano di San Giuliano Milanese (MI), è organizzata in partnership con l’Associazione ‘Demos’ nell’ambito del progetto “Iniziative comuni delle organizzazioni della società civile su entrambi i banchi del fiume Nistru, al fine dell’integrazione socio-professionale dei giovani careleavers  in uscita dal sistema di tutela e protezione e dagli istituti e ragazzi svantaggiati della Repubblica Moldova (SVIS MOLDOVA)”, finanziato dall’UE nell’ambito del programma “Confidence mesajures building” CBM IV.

La finalità esplicita del viaggio è lo studio, l’adattamento e la replicazione delle buone prassi europee di integrazione socio-professionale dei careleavers e giovani proveniente da nuclei famigliari fragili, presupponendo visite a vari servizi sociali per i giovani in difficoltà, gestiti sia da autorità pubbliche che da ONG italiane. Per questo, i delegati saranno impegnati in Italia da lunedì 16 fino a giovedì 20 ottobre.

Quello con Ai.Bi. sarà il primo appuntamento per i 18 componenti della Delegazione, di cui farà parte anche Stela Vasluian, referente per la filiale Ai.Bi. in Moldova. Il gruppo avrà la possibilità di visitare – oltre alla sede centrale di Amici dei Bambini e all’appartamento sociale ad alta autonomia per adolescenti fuori famiglia “Casa Pinocchio” gestito dalla cooperativa sociale AIBC, del gruppo Ai.Bi. – anche altre realtà che possano diventare un esempio da seguire per i colleghi moldavi.

Molte dal 1997 – anno di inizio delle attività di Ai.Bi. nel Paese – le iniziative condotte a favore dell’infanzia moldava: il piano di de-istituzionalizzazionevolto al reinserimento in famiglia di origine dei minori (ove possibile) alla promozione dell’accoglienza nelle Case Famiglia con il superamento dei grandi istituti di massa che ospitavano fino a 400-500 bambini alla promozione dell’adozione nazionale e internazionale; ma anche la promozione dell’adozione a distanza come mezzo per sostenere le famiglie in difficoltà e promuovere il reinserimento in famiglia e percorsi di autonomia e d’inserimento sociale e professionale per i careleavers –  adolescenti in uscita dagli intranet, istituti moldavi –  e il progetto delle Ludoteche, con l’obiettivo di aprire gli istituti e far vedere il mondo esterno ai minori in essi ospitati; e, inoltre, l’inserimento negli intranet della figura professionale dell’assistente sociale e numerose attività di formazione per gli stakeholder e le istituzioni locali di tutela dell’infanzia.