L’Uruguay di Pepe Mujica accoglierà nel Palazzo Presidenziale cento piccoli siriani

siria bimbo in campo profughi 200L’Uruguay segna un gol  nella partita dell’accoglienza. A settembre 2014 un centinaio di bimbi siriani potrebbero trovare una casa in Uruguay. L’iniziativa è stata lanciata direttamente dal presidente Josè Mujica, l’ex combattente che a fronte di uno‘stipendio di 12mila dollari al mese per il suo lavoro alla guida del Paese, ne trattiene solo 1500. Per scelta infatti il presidente uruguayano guida un maggiolino degli anni ’70, vive in una piccola fattoria alla periferia della capitale Montevideo anziché nel palazzo presidenziale e dona circa il 90% del suo appannaggio a favore di organizzazioni non governative e a persone bisognose.

Il presidente ha fatto pervenire alla Commissione ONU la disponibilità ad accogliere– almeno per un periodo iniziale – cento bimbi siriani nella dimora presidenziale, una casa circondata da fiumi e pascoli.

Michelle Alfaro, referente regionale della Commissione ONU per i rifugiati ha espresso gratitudine e ha commentato: “E’ una goccia nell’oceano, ma ogni sforzo compiuto da qualsiasi Paese è molto importante ed è il benvenuto”. La crisi umanitaria ha infatti raggiunto livelli esorbitanti: sono più di 2 milioni i rifugiati siriani.

Giordania, Turchia e Libano non riescono certamente a prendersene cura in maniera esclusiva (hanno già accolto, rispettivamente, 600mila, 700mila e 1 milione di profughi). L’UNHCR sta lavorando per riuscire ad accogliere almeno 30mila profughi; l’anno scorso la Germania ne ha accolti 5mila e ha già dichiarato di volerne ricevere altrettanti quest’anno.

I cento bimbi non saranno gli unici ad essere accolti nella dimora estiva di “Pepe” Mujica; insieme agli orfani, l’UNHCR chiede infatti di provvedere alla sistemazione anche per i parenti dei piccoli. Il numero totale dei siriani che saranno ricevuti in Uruguay è quindi ancora da definire. “Perché questi bimbi magari hanno perso il papà, i più sfortunati entrambi i genitori, ma avranno uno zio, un fratello, un cugino”, ha dichiarato Alfaro.

Nelle liste elaborate dal Fondo Monetario Internazionale, l’ Uruguay è al 79esimo posto per prodotto interno lordo. E proprio per questo il gesto fa riflettere. La speranza è che questa disponibilità, che ha attirato anche alcune critiche dagli oppositori interni del Presidente, sia invece d’esempio per gli altri Stati. La moglie di Mujica, la senatrice Lucia Topolansky, ha affermato che l’idea di accogliere gli orfani possa “motivare tutti i Paesi del mondo a prendersi le responsabilità per la catastrofe siriana”.