Marco Griffini (Ai.Bi.): “Il Parlamento riconosca i diritti dei minori fuori famiglia”

Dopo i fatti di Bibbiano il presidente di Amici dei Bambini lancia la Carta degli OFC (Out of Family Children): “Minori assistiti per periodi prolungati in comunità o in affido a lungo termine mantengono il trauma dell’abbandono. Il loro diritto più importante è quello di non subire precariato affettivo”

I minori che vengono assistiti per periodi prolungati in comunità o che vengono dati in affido a lungo termine mantengono intatto a livello psicologico il trauma dell’abbandono. Per questo con la nostra Carta dei diritti degli OFC (Out of Family Children) chiediamo che la politica e il Parlamento riconoscano i loro specifici diritti soggettivi. Tra cui il più importante è quello di essere sottratti al precariato affettivo”. A dichiararlo il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini.

Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini è un’organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie, che da 35 anni è in prima linea in Italia e nel mondo per contrastare l’abbandono minorile. Una condizione che riguarda circa 168 milioni di bambini nel mondo. La Carta dei diritti degli OFC (Out of Family Children), in otto punti vuole far sì che i diritti dei bambini che vivono fuori dalla famiglia vengano messi al centro dell’agenda politica.

Ma chi sono gli OFC?Si tratta – spiega Griffini – di tutti i ‘bambini fuori famiglia’: non solo quelli senza genitori, gli orfani, ma anche quelli istituzionalizzati o affidati a tempo indeterminato: privati per sempre del calore di un nucleo famigliare. Si tratta anche di quella categoria di minori che, in Italia, è balzata agli onori delle cronache per i tristi fatti di Bibbiano”.

Da qui l’urgenza di definire una Carta degli OFC che identifichi 8 fondamentali diritti innegabili ad ogni minore senza distinzione: diritto di essere accolto in una famiglia costituita da un padre e da una madre; diritto alla partecipazione e all’ascolto; diritto ad una chiara e universale definizione dello stato di abbandono; diritto alla nomina di un avvocato fin dall’ingresso nella categoria degli OFC; diritto ad essere accompagnato da una equipe psico-socio-giuridica; diritto ad essere sostenuto da un’associazione che abbia come precisa finalità la tutela dei diritti dell’infanzia; diritto di rimanere nella condizione di OFC solo temporaneamente; diritto al risarcimento del danno quando il diritto ad una famiglia viene violato.